Tsutomu Miyazaki (pagina 2)

Tsutomu Miyazaki: l’Infanzia
Tsutomu Miyazaki nasce prematuramente il 21 agosto del 1962 a Ōme, un sobborgo di Tokyo. Figlio di una famiglia benestante (il padre è l’editore di una delle principali testate giornalistiche della zona) Tsutomu è nato senza polsi ed è quindi costretto a muovere gli avambracci per utilizzare al meglio gli arti superiori. Questa menomazione lo porta a essere deriso e allontanato dai suoi coetanei (alimentando un risentimento che molti anni più tardi diventerà patologico), ma non lo limita nel rendimento scolastico, che tuttavia subisce un brusco calo nel momento in cui passa alla Meidai Nakano High School.

Gli scarsi voti riportati al college gli pregiudicano l’ingresso alla Meiji University, dove avrebbe frequentato il corso di letteratura inglese, per diventare insegnante, come era nei suoi progetti. Invece dovette abbandonare il i suoi sogni ed iscriversi ad un college locale per diventare un modesto foto-tecnico.

In questo periodo cominciano a manifestarsi i primi sintomi della sua follia che presto sarebbe sfociata nell’omicidio.
Miyazaki non è attratto dalle sue coetanee, in quanto sessualmente immaturo e minorato. Oltre che ai polsi, Miyazaki è anche ipodotato sessualmente, come afferma un suo compagno di stanza.
Tuttavia dimostra dei desideri sessuali molto al di sopra della norma. La sua patologia si sviluppa inizialmente sotto forma di un "innocente" vojerismo, che lo porta a fotografare la biancheria intima delle tenniste.
In seguito, insoddisfatto della pornografia tradizionale, passa alla pedo-pornografia. All’epoca reperire materiale a stampa per pedofili non era difficile in quanto il governo giapponese proibiva l’esposizione del pelo pubico ma non degli organi genitali.
Da qui, il passo verso il primo omicidio è molto breve.

Come dichiarò agli inquirenti, la molla che lo spinse a uccidere fu la morte del nonno, che fino ad allora era stato l’unico individuo con cui riusciva a rapportarsi. Tsutomu ammise inoltre che dopo la cremazione del cadavere del parente, di nascosto mangiò un osso, convinto che in questo modo si sarebbe incarnato in lui. In seguito a questo macabro episodio, Miyazaki si straniò ancora di più dal mondo, cominciando a torturare e a uccidere cani e gatti nei modi più violenti.

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Dossier scritto da:
Alessandro Nespoli

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