Nome Completo: Robert Berdella
Soprannome: Il Macellaio di Kansas City (The Butcher of Kansas City)
Nato il: 31 gennaio 1949
Segno Zodiacale: Acquario
Morto il: 8 ottobre 1992
Vittime Accertate: 6
Vittime Presunte: 20
Modus Operandi: Attirava giovani ragazzi a casa per poi drogarli, stuprarli, torturarli e infine ucciderli.
Sulle pagine di LaTelaNera.com presentiamo la storia di Bob Berdella, il serial killer omosessuale conosciuto col siprannome de Il Macellaio di Kansas City, l'assassino seriale autore di 6 omicidi accertati, sei uomini strappati alla vita dopo giorni di tortura all'interno della casa degli orrori in Charlotte Street...
Robert Berdella: infanzia e adolescenza
L'infanzia di Robert Berdella è decisamente poco nota, e pochi sono i fatti certi.
Robert, che sarà in seguito chiamato spesso semplicemente Bob, nasce nello stato dell'Ohio, a Cuyahoga Falls, un sobborgo di Akron e Cleveland.
I suoi genitori sono un operaio e una casalinga, cattolici praticanti, che lo fanno battezzare quando ha 12 anni.
La sua esistenza scorre "normale e tranquilla", nonostante ogni tanto il padre, un dipendente della casa automobilistica Ford, lo picchi e lo prenda a cinghiate. L'amore paterno sarà maggiormente indirizzato all'altro figlio, Daniel, nato a maggio del 1956 e più giovane di 7 anni di Robert.
A scuola è tutt'altro che brillante. A dir la verità ottiene quasi sempre voti più che discreti, ma finisce sempre con l'essere percepito come un alunno difficile, uno di quelli cui insegnare qualcosa è compito arduo.
Robert Berdella: 16 anni, la violenza e Il Collezionista
La "discesa all'inferno" di Bob Berdella comincia nel 1965, il suo autentico anno maledetto.
Diventa vittima di un crimine violento di natura sessuale: per raccimolare qualche soldo comincia a lavorare come assistente cuoco in un ristorante, ma viene violentato da un collega di lavoro.
Smette di andare in chiesa e ad assistere alle funzioni settimanali.
In televisione vede per intero The Collector e ne resta grandemente impressionato. Il film è tratto dal noto romanzo di John Fowles e narra le vicende di un uomo che rapisce e tiene prigioniera una donna.
Nel dicembre di quell'anno suo padre, una figura cui era legatissimo, muore improvviamente a soli 39 anni per un attacco cardiaco.
Ancor peggio, suo madre si lega subito dopo a un altro uomo, che sposerà di lì a poco: Robert resta scosso da questo comportamento poco delicato e "irrispettoso" della madre.
Questi cinque avvenimenti segnano per sempre la sua esistenza.
Robert Berdella: droghe, alcol e spaccio
Nell'agosto del 1967 si iscrive all'Istituto d'Arte di Kansas City e compaiono nella sua vita alcuni comportamenti preoccupanti: Robert sottopone a tortura diversi animali (uno dei tre segnali premonitori della Triade di MacDonald) e arriva addirittura a sperimentare su di loro gli effetti di diverse sostante somministrate attraverso iniezione.
In quell'anno droghe e alcolici, che negli ultimi due anni erano stati semplici passatempi coi quali sfogarsi, diventano parte integrante della sua vita: il diciottenne abusa di sostanze stupefacenti e di alcol, arrivando a spacciare per guadagnare il denaro necessario per permettersi queste nuove dipendenze.
Ma l'attività di spacciatore cominciano anche i suoi problemi con la legge.
Viene arrestato nel gennaio del 1968 da un agente sotto compertura, con l'accusa di spaccio di anfetamine: al processo si dichiarerà colpevole e verrà condannato a cinque anni di reclusione. La pena sarà poi sospesa.
Poco dopo, nel febbraio 1968, sarà arrestato per il possesso di LSD e marijuana. Passerà cinque giorni in una cella in attesa del rinvio a giudizio, ma le accuse saranno poi fatte cadere per mancanza di prove.
Robert Berdella: sesso, cucina e la casa in Charlotte Street
Col passare dei mesi Bob Berdella diviene sempre più cosciente della propria omosessualità, anche se non sarà mai un individuo sessualmente molto attivo prima dei 30 anni. Vivere ancora con la madre, del resto, non aiuta.
Sul fronte del lavoro invece le cose vanno bene: Robert è un ottimo chef, apprezzato da molti ristoranti e sufficienetmente accreditato per scrivere delle recensioni enogastronomiche su periodici dell'area di Kansas City.
Le cose vanno così bene col lavoro da cuoco, che nel settembre del 1969 può addirittura permettersi l'acquisto di una piccola villetta al 4315 di Charlotte Street, dove va a vivere da solo. Qualche mese dopo abbandonerà per sempre la scuola d'arte.
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