Peter Sutcliffe: il primo omicidio
Dopo alcuni tentativi di omicidio perpetrati nell'estate del 1975, risolti in ferimenti anche gravi ai danni di tre prostitute, Peter Sutcliffe diventa infine un omicida.
Un giorno avvicina Wilma McCann, una ragazza madre di 28 anni che si prostituisce lasciando i figli a casa da soli. Peter Sutcliffe la vuole frequentare alla ricerca di attenzione, oltre che di sesso, ma la donna, una volta appartati, ha solo fretta di finire il suo lavoro e tornarsene a casa.
Il serial killer in erba la colpisce due volte in testa con un martello, fracassandole il cranio e successivamente infierendo innumerevoli volte sul corpo con il coltello.
I figli della donna vengono trovati fuori di casa al freddo, in attesa del ritorno della madre.
Peter Sutcliffe: gli omicidi successivi
Per Peter sembra essersi innescato un meccanismo difficile da fermare. A distanza di alcuni mesi la sua furia si scatena su un'altra prostituta, Emily Monica Jackson, madre di tre figli, solitamente accompagnata al "lavoro" dallo stesso marito, d'accordo con lei.
Il 20 Gennaio del 1976, Emily prende il furgone su cui accoglie i clienti ed esce, diretta a Leeds. Qualcuno sostiene che il marito fosse con lei, e che tornò a casa da solo in taxi, lasciando la moglie con un cliente che si era avvicinato con un camion. Emily verrà trovata in seguito con il cranio sfondato e più di cinquanta colpi di cacciavite in tutto il corpo. Il cadavere era abbandonato in mezzo ad alcuni cespugli in Manor Street.
Nel frattempo, l'attenzione della polizia è incentrata sulle indagini riguardanti una serie di telefonate e lettere arrivate in centrale, una delle quali designa come vittima dello stesso serial killer anche Joan Harrison, una prostituta trovata morta nel suo garage a causa di diverse pugnalate e con segni di violenza. Ancora oggi non è certa la responsabilità di Peter Sutcliffe in questo omicidio.
All'inizio di maggio del '76, Peter corre il suo primo rischio. Alle quattro del mattino carica una giovane prostituta di colore completamente ubriaca. Le offre 5 sterline per la prestazione, ma lei rifiuta, chiedendo di accostare l'auto. La ragazza gli volta le spalle e lui la colpisce due volte sulla testa col martello, rendendola semi incosciente, dopodiché si masturba, le butta addosso i soldi e se ne va.
Più tardi se ne pentirà, tornando a cercarla. La ragazza riesce a mettersi in salvo prima che lui torni, e a raccontare l'accaduto alla polizia, che stranamente non le da molto peso.
Per quell'anno, forse per il rischio corso o per la perdita del lavoro da trasportatore, a causa di alcune accuse per furto, Peter Sutcliffe si ferma, mentre le prostitute tengono la guardia alta lavorando in gruppo.
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