Michael Swango: Scuola di medicina, i sospetti aumentano
I comportamenti sospetti e i dubbi su Michael Swango continuano anche durante la scuola di medicina: non riesce a identificare la posizione del cuore umano in una lastra ai raggi X oppure, se criticato da qualche supervisore, si butta immediatamente a terra ed esegue delle flessioni come punizione.
Ci sono parecchi elementi tipici del serial killer in lui. Fascinazione per nazismo e occulto, ricerca di una struttura superiore (forze armate, gerarchia ospedaliera) che possa fornire sostegno alla sua personalità non sviluppata, generale asocialità e forte distacco emotivo.
Le cose peggiorano con il passare del tempo ma, nonostante i forti sospetti da parte del personale paramedico, Swango riesce a diventare dottore e a ottenere il permesso per esercitare la professione di medico.
Michael Swango: Il Dottore della Morte
Si presume che Swango abbia cominciato a uccidere già durante la scuola di medicina e già a quel punto diventa difficile, in assenza di testimonianze e prove, determinare il numero esatto delle vittime che, a "fine carriera" raggiunge probabilmente la straordinaria cifra di 60 e più.
Il Dottore della Morte (o Double-0-Swango come lo chiamano i colleghi, nomignolo ispirato a 007 - Licenza di uccidere) adotta di solito due strategie differenti da loro a seconda della vittima.
Con i pazienti Swango di solito si limita a somministrare una overdose delle medicine già prescritte oppure, quando possibile, a creare false prescrizioni di medicinali non adatti alla condizione del malato.
Con i colleghi invece ricorre di preferenza ai veleni, di cui ha ottima conoscenza. Caffé, bevande e cibarie vengono avvelenati con arsenico e altre sostanze (l'elenco dei tossici trovati a casa del dottore è lungo e comprende cianuro e botulino).
Il caso di Swango è il classico esempio di come gli assassini seriali riescano spesso ad agire fra le maglie del sistema, riuscendo in questo caso a evitare sia i controlli di polizia/FBI che quelli dei vari ospedali e autorità sanitarie.
Uccide almeno 5 pazienti nella scuola medica, ma i casi vengono messi a tacere nonostante le denuncie di infermiere e paramedici in quanto i primari sono preoccupati da possibili risvolti legali.
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