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Joachim Kroll: la mattanza del 1962

All'inizio del 1962 Joachim Kroll rapisce la dodicenne Barbara Bruder nei pressi di Burscheid, a sud di Duisburg. Violenta e uccide la ragazzina della quale non sarà mai trovato il corpo.

Il 23 aprile 1962 violenta e uccide la tredicenne Petra Giese a Rees, nelle vicinanze di Walsum. Al cadavere rimuoverà pezzi di carne da entrambi i glutei, dal braccio sinisto e l'intera mano sinistra.
Per questo crimine sarà ingiustamente arrestato e condannato un certo Vinzenz Kuehn.

Sempre nel 1962, il 4 giugno, ammazza a Walsum un'altra dodicenne. Si tratta di Monica Tafel, rapita mentre si stava recando a scuola: il suo corpo sarà ritrovato in un campo di grano con pezzi di carne rimossi dai glutei e dalle cosce.

La Polizia non ha elementi validi per arrestare alcun sospetto ma gli abitanti di Walsum sospettano pesantemente di un certo Walter Quicker, un pedofilo di 34 anni. L'ostilità dell'ambiente e la personalità fragile spingeranno l'uomo verso il suicidio: si impiccherà a un albero in un bosco fuori città pochi mesi dopo.


Joachim Kroll: il cannibale è sempre a caccia

Il più strano e atipico omicidio compiuto da Joachim Kroll avviene il 22 agosto 1965: il serial killer infatti decide di prendersela con una coppia di innamorati.

Hermann Schmitz e la sua ragazza Marion Veen stanno infatti facendo sesso all'interno della loro auto, parcheggiata in una zona isolata - ben nota e usata dalle coppie per amoreggiare con un poco di privacy- nei pressi di Grossenbaum-Duisburg. Kroll, che si aggirava lì attorno tutto eccitato, li nota e "vuole" la ragazza.

L'assassino seriale si avvicina al mezzo e ne buca una ruota, poi si nasconde. Quando il giovane Hermann scenda dall'auto per investigare sullo stano sibilo che sente provenire dalla ruota Kroll lo sorprende e lo accoltella, uccidendolo.

Marion, nonostante il panico, riesce a saltare sul sedile del conducente, avviare l'auto e scappare via, finendo quasi con l'investire Kroll, che riuscirà a salvarsi e a dileguarsi attraverso la foresta lì attorno.
Hermann Schmitz resterà l'unica vittima maschile del Cannibale di Duisburg.

Kroll torna in attività un anno dopo.

Il 13 settembre 1966 violenta e uccide nelle vicinanze di Marl, a circa 25 chilometri a nord di Duisburg, la ventenne Ursula Rohling. Il suo ragazzo Adolf Schickel, accusato dell'omicidio con prove del tutto inventate, si suiciderà di lì a poco.

Il 22 dicembre 1966 Kroll rapisce una bambina di cinque anni: Ilona Harke. L'uomo porta la bimba a una "gita" sul treno che da Essen va a Wuppertal, poi la carica su un bus per Remscheid e la fa scendere nei pressi di un'area boscosa e isolata. Lì, nascosti nella vegetazione che circonda un piccolo stagno, l'assassino seriale stupra la piccola e poi la annega. Dopo averla uccisa rimuoverà pezzi di carne dalle cosce e dalle spalle.

Una foto elaborata del serial killer Joachim Kroll


Joachim Kroll: un colpo di sfortuna e un cambiamento

Il 22 giugno 1967 Joachim kroll si trovava lontano da Duisburg, a Grafenwald, a qualche decina di chilometri da Duisburg. Era in quei luoghi da un po', tanto che i bambini del posto avevano già cominciato a chiamarlo "zio".

Quel giorno, dalle parti di Grafenhausen, il serial killer decise di "tentare la fortuna" con Gabriele Puetman, una bambina di 10 anni che gli dava molta confidenza.

Portò Gabriele in un campo di grano con la scusa di farle vedere "un coniglio" e una voltà lì le mostrò invece delle foto pornografiche nella speranza che la bimba si eccitasse. Quest'ultima, come avrebbe potuto benissimo immaginare una persona sana o comunque dotata di una intelligenza normale, fu invece disgustata e spaventata da quella vista e cominciò a gridare e a voler scappare.

Proprio mentre stava per saltarle addosso e strangolarla la sirena di una vicina minierà suonò la fine del turno. Kroll strangolò di fretta Gabriele (facendole solo perdere i sensi) e si dileguò prima che quel luogo fosse gremito di minatori e si lasciò per sempre alle spalle Grafenhausen prima che la Polizia potesse cominciare a fare ricerche e domande in giro.

Due anni dopo, il 12 luglio 1969, passò invece da un estremo all'altro, cambiando del tutto il suo tipo di vittima. Nei pressi del lago Baldeney, pochi chilometri a est di Duisburg, incontrò la pensionata di 61 anni Maria Hettgen. La aggredì, la violentò è la strangolò.

Dieci mesi dopo Kroll tornò a dedicarsi alle giovani donne.

Il 21 maggio del 1970 a Breitscheid, 170 chilometri da Duisburg, aggredì, violentò e strangolò la tredicenne Jutta Rahn mentre la giovane stava tornando a casa da scuola.

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Dossier scritto da:

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