Jack Unterweger: giù la maschera
Mentre la polizia di Los Angeles si metteva alla ricerca dell’omicida seriale, quella cecoslovacca e quella austriaca gli avevano già dato un nome e un volto: il serial killer era Jack Unterweger.
A Praga, infatti, qualcuno aveva visto Blancka Bokova salire nell’auto di Jack e quest’ultimo era stato avvistato più volte con ragazze che poi erano morte.
I poliziotti cecoslovacchi chiesero a quelli austriaci di perquisire la Ford Mustang di Unterweger ai tempi dell'omicidio (Jack aveva poi venduto il veicolo) e in essa fu trovato un capello di Blancka.
Ma le scoperta non finirono qui: sul corpo della Hemmerer vennero trovati dei fili di lana rossa. Analizzandoli si scoprì che appartenevano a una sciarpa dell'uomo.
Degli esperti del dipartimento di scienze comportamentali dell’FBI, di Quantico (Virginia), redassero un documento in cui venne tracciato un profilo psicologico del "serial killer delle prostitute": corrispondeva esattamente al profilo di Jacob Unterweger.
Il documento venne mandato direttamente in Austria: gli inquirenti, subito dopo averlo letto, chiesero un mandato di cattura nei suoi confronti. Era accusato di 7 omicidi avvenuti in Austria e 4 avvenuti in altri paesi.
Jack Unterweger: la fuga a Miami
Appena Jack Unterweger scoprì che la polizia lo cercava fuggì con una ragazzina di 18 anni che era innamorata follemente di lui. Lei gli chiese di andare verso Miami, perché era una ammiratrice di Don Johnson, l'affascinante attore che recitava nella parte di un poliziotto anti-droga nel telefilm Miami Vice.
Prima di andare a Miami, però, i due fuggirono in Svizzera e di qui a Parigi, per poi prendere un aereo diretto negli Stati Uniti.
Riuscirono a superare tutti i controlli e i posti di blocco. Appena arrivati in America, Jack chiamò le televisioni e i giornali in Austria e proclamò la sua innocenza.
le cose cominciavano però a mettersi male per lui visto che in pochi gli credettero. Anche il mondo intellettuale austriaco, che da sempre si era battuto per difenderlo, era sotto shock.
L’Interpool iniziò a seguire i movimenti della sua carta di credito: si scoprì che si nascondeva in Florida. Subito dopo averlo trovato, gli agenti lo estradarono in Austria.
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