Issei Sagawa: l'estradizione e la fortuna
Il 30 marzo del 1983 il tribunale di Parigi dispose di non procedere contro colui che era stato soprannominato il mostro di parigi, dichiarandolo incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Pertanto Issei Sagawa venne internato nell’ospedale psichiatrico Henri Collin di Villejuif, dove rimase fino al 22 maggio del 1984.
Il padre di Issei, Akira, riuscì ad ottenere l’estradizione del figlio, liberando così le autorità francesi da un caso troppo delicato e pericoloso, pur fra le proteste della famiglia della vittima, la quale chiese addirittura al parlamento dell’Aia di interdire l’accesso a Sagawa, qualora si fosse trovato nel loro paese. Tornato in Giappone, il mostro di Parigi venne internato nella clinica Matsuzawa, dove rimase appena quindici mesi. Infatti nell’agosto del 1985 Issei fu rimesso in libertà e in più potette disporre anche di un passaporto per la Germania. Tutto questo dopo solo cinque anni dal brutale omicidio da lui perpetrato.
Fu proprio grazie alla sua fama di mostro cannibale che iniziò la fortuna di Sagawa. Scrisse quattro libri, fra i quali, quello in cui narrò la sua mostruosa esperienza, vendette da solo 200.000 copie.
Nel 1992 fu chiamato a recitare nel film The Bedroom (Shisenjiyou no Aria) del regista giapponese Hisayasu Sato e anche in alcune pellicole pornografiche.
Attualmente si dedica al giornalismo, curando una colonna su un tabloid giapponese ed è spesso ospite in molti talk show.
A riprova della macabra fama di cui gode nel suo paese, vale la pena ricordare un episodio molto curioso ed indicativo. Nel 1997 pubblicò un libro intitolato Shonen A, nel quale si trovò a commentare, con la perizia di un criminologo, i delitti dell’anonimo serial killer quattordicenne di Kōbe, conosciuto sotto lo pseudonimo di Sakakibara Seito, il quale uccise e straziò cinque bambini in soli quattro mesi.
Oggi Issei Sagawa è un libero e benestante cittadino, che dopo ventinove anni, parla ancora di quella terribile esperienza in maniera candida e calma e della quale continua a raccogliere i lucrosi frutti.
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