Henry Lee Lucas: Condanna, Formazione e Libertà
Henry fu condannato nel 1960 per omicidio di secondo grado a una pena fra i 20 e i 40 anni e inviato al Penitenziario Statale di Jackson, nel sud del Michigan, con la possibilità di uscire dopo pochi anni sulla parola.
Quegli anni furono per Henry un incubo senza fine. Era tormentato da voci e rumori che venivano dalla sua testa, dalla voce della madre che gli suggeriva di comportarsi male e lo spingeva a cercare il suicidio. Cosa che tentò per ben due volte, ma senza riuscirvi. Fu portato in un ospedale psichiatrico dove fu imbottito di medicinali e sottoposto a elettroshock.
Al ritorno nel penitenziario cercò di tranquillizzarsi e di inserirsi nell’ambiente carcerario, ma senza desistere dai suoi propositi omicidi. Si comportò bene e cominciò a studiare, leggendo in biblioteca e analizzando i dossier degli altri prigionieri, cercando di capire come fosse possibile evitare la cattura da parte della polizia dopo aver commesso un crimine.
Henry Lee Lucas fu rilasciato anticipatamente nel 1970. Vagò senza posa per diversi stati (Maryland, Texas, Pennsylvania, Delaware, Virginia, West Virginia) cambiando molti lavori saltuari poco retribuiti.
Tentò per due volte la convivenza, ma entrambi i tentativi fallirono.
Il primo fu con una donna sposata, che dopo un po’ scoprì che Henry violentava le sue due figlie.
Il secondo fu con una cameriera d’albergo, ma la storia finì presto.
Cercò rifugio presso parenti, ma il suo arrivo destabilizzava sempre l’atmosfera familiare. Anche una sua sorellastra lo accusò di aver violentato le sue figlie. Henry fuggì con una vettura rubata e scappò in Florida. Arrivò a Jacksonville.
Lì incontrò Ottis Toole e la sua vita prese precipitò ancor di più nella violenza e nella perversione.
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Le pagine seguenti del dossier di Lucas si riferiscono al periodo successivo alla "rottura" della coppia omicida, all'incirca dal 1982.
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