Gerald Stano: aspettando l'esecuzione...
22 Maggio 1986. Il governatore della Florida, fissa la prima data per l’esecuzione a morte di Gerald Stano: 2 luglio dello stesso anno. Il primo luglio, il giorno prima, Stano presenta la sua richiesta di impugnazione della sentenza. Sentenza che viene momentaneamente sospesa.
1987. Dopo svariati appelli caduti nel vuoto, il governatore fissa una nuova data per l’esecuzione: 26 Agosto. Stano deposita una petizione per l’atto di habeas corpus alla Corte Distrettuale della Florida, che accoglie le proteste di Stano, il quale si lamenta di aver avuto una assistenza legale inefficace, e sospende temporaneamente la pena.
Stano perde di nuovo l’appello, e il governatore fissa l’ultima data per l’esecuzione: 29 Aprile 1997.
Il 18 Marzo 1997, Stano presenta un atto di conflitto nei suoi confronti e l’esecuzione viene spostata al 30 Maggio del 1997.
Sembra che per Gerald non ci sia più scampo.
Ma succede qualcosa che è passato alla storia delle esecuzioni: il 25 marzo 1997 Pedro Medina, un immigrato cubano, per un errore del boia e per un malfunzionamento della sedia elettrica, la tristemente nota "Old Sparky", prende letteralmente fuoco durante l’esecuzione, scandalizzando i presenti e l’opinione pubblica, che comincia a chiedersi se il metodo di esecuzione non sia inumano.
Dopo aver accertato il completo errore umano, come causa dell’orribile incidente, il Tribunale decide che il metodo può essere reintrodotto, e fissa la nuova data per l’esecuzione di Stano: 23 Marzo 1998.
Altre mozioni, appelli ed eccezioni sollevate da Stano cadranno nel vuoto.
Gerald Stano: la morte sulla sedia elettrica
23 Marzo 1998. Gerald Stano siede tranquillo nella sua cella. È la prima esecuzione dallo scandalo Medina, e fuori dalla prigione ci sono molte persone, molti giornalisti e parenti delle vittime.
Ordina il suo ultimo pasto: bistecca, pancetta, patate con panna, insalata mista con formaggio. Come dessert, una grossa porzione di gelato alla menta e cioccolato e due litri di Dr. Pepper, una bevanda gassata.
Non dice niente alle guardie che lo scortano verso la sedia elettrica. La sua esecuzione viene salutata dall’entusiasmo dei parenti presenti...
Il sospetto sul caso Stano: prolifico omicida seriale o solo un "confessore seriale"?
Sulle vicende di Gerald Stano c'è un'ombra enorme, un sospetto - che per molti è una certezza - in grado di "invalidare" la sua posizione agli occhi del mondo della criminologia. Quello di essere più un "confessore seriale" che un prolifico "assassino seriale", un criminale cioè che si è accusato di omicidi compiuti da altri.
A sollevare questo sospetto fu inizialmente Jim Gadberry, lo stesso poliziotto al quale si deve l'arresto di Stano. Gadberry accusò in seguito il collega Paul Crow di "imbeccare" Stano con informazioni riservate su omicidi irrisolti, informazioni che in seguito Stano avrebbe poi fornito nelle sue confessioni per dare credibilità alle proprie dichiarazioni di turno.
Questa ipotesi è compatibile col carattere narcisista di Stano che, ormai certo di passare il resto della sua vita dietro le sbarre, "ammonticchiando" vittime si sarebbe potuto "fare bello" agli occhi della stampa e della prigione. Allo stesso tempo Crow avrebbe "risolto" numerosi casi da troppo tempo aperti e senza piste da battere.
Sulle pagine di LaTelaNera.com abbiamo già incontrato assassini seriali sui quali grava lo stesso sospetto - dallo Strangolatore di Boston Albert De Salvo alla famosa coppia di assassini composta da Henry Lee Lucas e Ottis Toole - quindi sappiamo che questa tesi non può essere considerata a priori insensata.
Nel caso di Stano i dubbi sono tanti.
E se la sua responsabilità su un pugno di uccisioni pare sicura, è anche vero che l'idea di un suo coinvolgimento in 22 omicidi (quelli "certi" che gli vengono attribuiti) trova scetticismo nei pareri degli esperti. Ancora maggiore ne raccoglie quella che possa aver ucciso 40 e più persone.
Questo sospetto-quasi-certezza ha pesato molto sulla "considerazione" del suo caso agli occhi dei criminologi.
La criminologia è cosa seria e deve basarsi su dati quanto più "certi" possibile. E gli eventi legati a Stano di certezze ne hanno offerte poche.
Stano è stato quindi sì un "serial killer anonimo" del quale si è sentito poco parlare ma anche, e soprattutto, a causa di quanto appena scritto.
La sua storia non compare (se non di striscio) all'interno delle "bibbie" sui serial killer consultate da molti di noi appassionati: Ruben De Luca e Vincenzo M. Mastronardi non ne parlano all'interno del loro tomo I Serial Killer (Newton Compton), Michael Newton non ne ha fatto cenno nel suo Dizionario dei Serial Killer (Newton Compton), e anche Harold Schechter non gli ha dedicato che poche righe nel suo Furia Omicida (Sonzogno).
Sia come sia: la verità su Gerald Eugene Stano non la sapremo mai, è certo.
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