Gerald Stano: nuovo interrogatorio e confessioni
15 Aprile 1980. Ad Holy Hill, un sobborgo vicino a Daytona Beach, un abitante del posto trova un teschio nel suo giardino. L’area viene setacciata dagli investigatori, che ritrovano altre ossa umane, e qualche brandello di vestito. Sembra che qualche animale selvatico abbia banchettato con il corpo della vittima.
Le analisi autoptiche identificheranno i resti come quelli di Toni Van Haddocks, la prostituta scomparsa in febbraio. La causa della morte: ripetute coltellate alla testa.
Una volta accertata l’identità della vittima, Stano viene messo di nuovo sotto interrogatorio. Inizialmente nega, ma dopo un lungo interrogatorio, cede e confessa.
Crow comincia a chiedersi quante altre donne possa aver ucciso Stano, e si dedica alla riapertura dei fascicoli di tutti i casi simili, rimasti irrisolti, dal 1975 in poi.
Linda Hamilton, una turista di 16 anni, trovata morta il 22 Luglio del 75 vicino a un vecchio cimitero Indiano.
Nancy Heard, autostoppista di 24 anni, trovata nel Gennaio 1976 a nord di Ormond Beach.
Ramona Neal, 18enne, trovata nel Maggio del 76, anche lei ricoperta di arbusti.
Crow sa che i serial killer, spesso, agiscono in un raggio di molti chilometri, e quindi comincia a chiedersi quanto possa aver viaggiato Stano per cercare prede. Comincia con le province vicine.
A Bradford, circa 200 km a ovest di Daytona, era stato ritrovato il corpo si una giovane vicino a una palude. Vista per l’ultima volta a Daytona Beach. Stesse modalità degli altri omicidi, compresi gli arbusti a coprire il corpo. A Titusville, 100 km a sud, un’altra ragazza, un’autostoppista: cadavere sistemato accuratamente e coperto da rami.
Scavando nel passato, Crow scopre che Stano ha vissuto in diverse parti della Florida e precedentemente in New Jersey. Contattati gli uffici di polizia locali, vengono scoperti altri casi irrisolti, che rispecchiano esattamente sia il modus operandi che la firma di Stano: accoltellamento, posizionamento del cadavere, copertura con fronde e rami. Tutte giovani e avvenenti donne.
Gerald Stano: ancora a processo e nuove confessioni
Stano sa che non ha più scampo, e decide di patteggiare, per salvasi almeno la pelle. L’accusa ha in mano le confessioni, ma vuole evitare una lunga battaglia giudiziaria, e quindi accetta la proposta della difesa di Stano di richiedere tre ergastoli, una per ciascuna delle tre vittime, Mary Carol Maher, Toni Van Haddocks e Nancy Heard.
Tre ergastoli con un minimo di 25 anni di pena da scontare dietro le sbarre per ciascuna delle tre vittime.
Il giudice accetta a malincuore le richieste, dichiarando nella sentenza che avrebbe preferito condannarlo alla pena capitale. Gerald viene rinchiuso nella Florida State Prison.
Qui si diverte a fare lo spaccone, seguendo una sua certa vena narcisistica, e si vanta dei suoi crimini in ogni occasione. Ma nessuno si cura di lui, lì dentro. Nessuno gli dà importanza. Questa cosa lo fa agitare oltremodo, quindi decide di contattare Crow: ha altro da dire, e da confessare, Stano.
Inizia quindi una serie impressionante di confessioni davanti al detective che lo ha catturato: Cathy Lee Scharf, 17 anni; Susan Bickrest, 24 anni; Mary Muldoon, 23 anni; Janine Ligotino, 19 anni; Ann Arceneaux, 17 anni; Barbara Ann Baur, 17 anni.
E ancora: un’altra donna sconosciuta, trovata morta nel 1974; Bonnie Hughes, 34 anni; Diana Valleck, 18 anni; Emily Branch, 21 anni; Christina Goodson, 17 anni; Phoebe Winston, 23 anni; Joan Foster, 18 anni; Susan Basile, 12 anni; Sandra DuBose, 35 anni; Dorothy Williams, 17 anni.
Mentre Stano riporta alla mente ogni omicidio, Crow è sempre più esterrefatto: come può essere possibile che un uomo così giovane abbia commesso tutti questi omicidi in così poco tempo? Diventa un chiodo fisso, per il detective, che passerà gran parte della sua carriera a cercare di capire e ricostruire ogni dettaglio. Stano giura di non avere altri scheletri nell’armadio, e di aver confessato ogni omicidio.
Il 8 Giugno 1983 Stano viene riconosciuto colpevole della morte di Mary Muldoon e Susan Bickrest, e viene condannato a morte. Nessuna emozione solca il suo viso durante la lettura della sentenza.
A Settembre viene riconosciuto colpevole anche della morte di Cathy Lee Scharf. Viene letta la sua confessione, dove dice di aver caricato in macchina la ragazza, che faceva l’autostop.
L’accusa chiede la condanna a morte, la corte aggiunge anche altre aggravanti: premeditazione, rapimento, crudeltà. Condanna a morte, confermata due anni più tardi in appello.
Nei successivi tre anni, Gerald Stano confessa altri omicidi. Non è dato sapere quante donne abbia ucciso realmente, e qualcuno comincia a pensare che alcune sue confessioni siano frutto dell’alcool. O delle imbeccate di qualcuno.
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