Fred e Rose West: la famiglia si sposta al 25 di Cromwell Street
Nonostante vi siano sospetti di diversi stupri nell’area di Gloucester attribuibili a un uomo con i connotati di Fred West tra il 1971 e il 1972, questi ebbe anche altro di cui occuparsi in quel periodo. Infatti nel gennaio 1972 sposò Rosemary che a giugno di quell’anno diede alla luce un’altra figlia.
La famiglia aveva bisogno di una casa più grande e la scelta cadde sull’abitazione al numero 25 di Cromwell Street che era spaziosa e aveva un bel giardino e un’ampia cantina.
Proprio quest’ultimo locale, una volta insonorizzato, sarebbe divenuta la camera di tortura di Fred West, in cui sarebbero passate un numero ancora sconosciuto di donne, prima torturate e poi violentate, alcune rilasciate perché troppo sconvolte per pensare a una denuncia, altre fatte a pezzi e sepolte in giardino o altrove.
La prima vittima di una lunga serie di violenze fu la stessa figlia di Fred, Anne Marie, allora di soli otto anni, che fu ripetutamente violentata e abusata fisicamente, anche in presenza e con la partecipazione di Rose, come risulta dalla ricostruzione processuale.
In parallelo agli abusi ripetuti sulle figlie che caratterizzarono gli anni ‘70 e ‘80 a Cromwell Street, i West svilupparono un fiorente mercato del sesso per Rosemary che si prostituì col consenso del marito, specialmente con uomini di colore, da cui ebbe anche figli che rimasero con la madre, aumentando la già numerosa schiera dei West.
In aggiunta, proprio come molti altri proprietari immobiliari di Cromwell Street, anche i West divennero affittacamere per giovani adolescenti che venivano attirate con l’allettante prospettiva di un lavoro come babysitter delle figlie della coppia.
Era un vero e proprio paradiso per un serial killer con le tendenze particolari di Fred West. Molte varcarono la soglia di quella casa nei successivi due decenni, poche ne uscirono vive, a nessuna fu risparmiato lo stupro.
La lunga scia di sangue che caratterizzò "la casa degli orrori" di Gloucester avrebbe potuto essere interrotta quasi subito se i giudici avessero creduto alla diciassettenne Caroline Owens, una delle poche sopravvissute e l’unica ad avere la forza di denunciare la violenza subita nel 1972. La ricostruzione dei fatti però non convinse i magistrati che si limitarono a multare i West per condotta sessuale inappropriata.
Si andò così delineando il modus operandi della coppia di criminali, perché bisogna parlare di coppia, con la partecipazione attiva di Rosemary negli stupri e, secondo gli elementi emersi nel corso del processo, anche negli omicidi.
I West attiravano adolescenti, possibilmente con pochi legami familiari, nella propria casa proponendo una camera in affitto a poco prezzo o un lavoro da bambinaia, le drogavano o le facevano ubriacare, quindi al risveglio nella cantina di Cromwell Street, venivano torturate e violentate, per poi essere smembrate e sepolte sotto il garage o in giardino.
Dall’attività di prostituta di Rosemary, ma è anche possibile dai rapporti incestuosi di Fred con le figlie o dai rapimenti con stupro perpetrati nel corso degli anni, nacquero molti bambini, alcuni di razza mista, la cui parentela era di difficile determinazione. A Cromwell Street finirono col vivere dieci tra ragazzi e bambini di varia età, anche se nel corso del processo si prospettò che nel tempo ne fossero stati concepiti almeno ventiquattro, dal destino incerto, forse uguale a quello spettato al figlio di Anna MacFall.
Quando Anne Marie fu abbastanza grande da sottrarsi alle attenzioni del padre andandosene di casa col fidanzato, Fred elesse come sua preferita la figlia Heather, con la quale iniziò un’altra relazione incestuosa. Sarebbe divenuto il suo errore più grande.
Heather, le indagini di Hazel Savage e l'inizio della fine dei West
Heather, pur costretta a subire le violenze, non si arrese mai e nel 1987 arrivò a confessare di essere incinta di un bambino concepito col padre a un’amica, i cui genitori, pur amici dei West, non persero un minuto e denunciarono l’accaduto alla polizia.
Il destino volle che a occuparsi del caso fosse l’esperta e testarda detective Hazel Savage che aveva avuto a che fare con Fred West per buona parte dei suoi oltre trent’anni di carriera come investigatore della polizia britannica.
Già nel 1966, aveva dovuto ascoltare gli sfoghi di Rena Costello sugli abusi subiti da lei e dalle figlie per mano di Fred, aveva assistito impotente all’incredibile soluzione del caso Caroline Owens e alla lunga serie di scomparse e stupri che avevano caratterizzato quel periodo a Gloucester. Mai aveva avuto prove tanto precise e una possibilità tanto concreta di togliere definitivamente dalla circolazione Fred West.
Proprio per questa ragione, Savage non dubitò mai, per sua stessa ammissione, che la coraggiosa Heather fosse stata assassinata dai genitori, quando la detective venne a sapere della sua scomparsa prima che potesse confermare ufficialmente le accuse.
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