Francisco Escalero (pagina 2)

Francisco Garcia Escalero: gli omicidi a ripetizione, la cattura
Dopo lo stupro non rimane che l'omicidio: la psiche di Escalero, già debole, subisce gravi danni per l'uso prolungato si droghe e alcol e l'uomo giunge ben presto a sentire voci che gli intimano di uccidere.
Individua le prede nel suo ambiente, la strada, e comincia a uccidere barboni e prostitute.

Siamo ormai nel 1987: la prima vittima accertata è una prostituta che viene trovata con il corpo decapitato e bruciato.

Escalero rientra sporadicamente da queste scorribande a casa e prende a dissotterrare cadaveri dal vicino cimitero, spesso avendo rapporti sessuali necrofili con i corpi.

La stessa cosa avviene con alcune delle sue vittime: dopo averle uccise Francisco si ciba di loro parti (in particolare, pare, il cuore) e ne violenta i cadaveri.

Nel marzo del 1988 uccide un barbone, pugnalandolo prima di fracassargli la testa con una pietra. Pochi mesi dopo viene trovato un altro vagabondo, bruciato

Nel marzo del 1989 ancora un mendicante morto, questa volta decapitato e senza polpastrelli.

Nel maggio dello stesso anno tocca nuovamente a un vagabondo, pugnalato a morte, evirato e bruciato.

I media coniano il termine di El Mendigo Asesino o Matamendigos.

Le volte che torna a casa dalla madre, motiva le sue assenze con permanenze all'ospedale psichiatrico provinciale.
Nell'appartamento dorme nella camera del padre morto, decorando le pareti con immagini di santi e fotografie truculente, alla luce di una lampadina rossa.

Continua a visitare il vicino cimitero di La Almudena, profanando le tombe allestendo macabre composizioni con i cadaveri.

Ricoverato nuovamente nell’ospedale psichiatrico, ne fugge nel 1994 con un altro paziente che viene ritrovato poco dopo morto, con il cranio spaccato e il corpo bruciato.

Mentre la polizia indaga sui fatti le voci premono sempre di più e Escalero torna a una vecchia ossessione, il suicidio: l’uomo tenta di buttarsi sotto una automobile ma subisce solo una ferita alla gamba.
In ospedale confessa tutti i suoi crimini e pretende che si chiami la polizia, che lo arresta da lì a poco.

Dal 1995 Escalero è detenuto in un carcere psichiatrico e le analisi condotte confermano un grave stato di degenerazione: alcolismo, schizofrenia e molte turbe gravissime sembrano indicare l’impossibilità di recuperare in qualsiasi modo il soggetto.

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Dossier scritto da:
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