David Berkowitz: la lettera al giornalista Jimmy Breslin
A questo punto David, ispirato dal libro di Jack lo Squartatore, scrive a Jimmy Breslin, reporter del Daily News:
«Un saluto dalle crepe sui marciapiedi di NYC, e dalle formiche che vi dimorano, e che si nutrono del sangue secco che si deposita nelle crepe.
Un saluto dalle grondaie di NYC, piene di merda di cane, di vomito, di vino stantio, di piscio e di sangue. Un saluto dalle fogne di NYC, che inghiottono quelle delicatezze quando queste sono spazzate via dai camion della spazzatura.
Non pensate che solo perché è un po' che non mi faccio sentire, io sia andato in letargo. No, al contrario, sono ancora qui. Come lo spirito che vaga nella notte. Triste, affamato, raramente mi fermo; ansioso di pregare Sam.
Sam è un triste ragazzo. Non vuole che smetta di uccidere fino a che non si riempirà di sangue.
Cosa pensi accada, Jim, il 29 luglio? Voi potete dimenticarmi, perché a me non interessa la pubblicità. Ma non dovete dimenticare Donna Laurie, e non lasciate che la gente lo faccia. Perché lei era un ragazza deliziosa.
Non sapendo cosa ci porta il futuro, posso mai sapere se ti rivedrò al prossimo lavoro, o se tu vedrai me metter mano al prossimo lavoro? Ricorda Miss Laurie. Grazie. Nel loro sangue e dalla fogna, la Creazione di Sam. 44»
Il Daily News trattiene alcune porzioni della lettera su insistenza della polizia. I passaggi omessi sono questi:
«Qui ci sono alcuni nomi che potrebbero aiutarvi. Passateli all'ispettore per uso del NCIC (National Crime Information Centre). Loro hanno qualunque cosa sul computer, qualunque. Potrebbero collegare altri crimini. Forse potrebbero fare delle associazioni. Duke of Death. Wicked King Wicker. I ventidue discepoli dell'Inferno. E in ultimo, John Wheaties, violentatore e strangolatore di giovani ragazze.
P.S. muovetevi, pensate positivo, fatevi coraggio, bussate alle bare, etc.»
Parziali impronte digitali furono raccolte dalla lettera, non sufficienti per risalire a chi l'aveva scritta, ma buone per incastrare un sospetto una volta catturato.
David Berkowitz: il biglietto a Jack Cassara
10 giugno 1977. Jack Cassara, che vive ora a New Rochelle, trova uno strano biglietto nella sua cassetta da lettere. Il mittente è un certo Carr, da Yonkers. Allegato al biglietto una foto di un pastore tedesco.
Nel biglietto c'è scritto: «Ciao Jack, ho saputo che sei scivolato giù dal tetto di casa tua. Volevo solo dirti che mi dispiace, ma sono sicuro che presto ti sentirai meglio, più forte e sano di prima: per favore, fai più attenzione la prossima volta. Fino al momento in cui ti rinchiuderai per lungo tempo, facci sapere se Nann ha bisogno di qualcosa. Sinceramente, Sam e Francis.»
Ora, il fatto è che Jack Cassara non è mai caduto dal tetto, e benché meno conosce Sam e Francis Carr. Così li chiama al telefono, discutono della bizzarra situazione e decidono di incontrarsi la sera a casa dei Carr.
Questi raccontano ai Cassara delle lettere che hanno ricevuto riguardo al loro cane Harvey, e a come esso è stato sparato. Sam Carr gli parla di un altro pastore tedesco a cui hanno sparato nel vicinato. Entrambe le famiglie decidono di contattare la polizia di Yonkers e New Rochelle.
Più tardi, il figlio dicioannovenne dei Cassara, Stephen, afferma di ricordarsi di un uomo particolare, David Berkowitz, che aveva affittato per poco tempo una stanza nella loro casa nel primo 1976. «Non è mai tornato a prendersi i duecento dollari che aveva depositato da noi. Ah, c'è dell'altro, si lamentava continuamente del nostro cane.»
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