Nome Completo: Carl Eric Brandt
Soprannome: Charlie Brandt
Nato il: 23 febbraio 1957
Morto il: 15 settembre 2004
Vittime Accertate: 4
Vittime Presunte: 20+
Modus Operandi: Smembra talvolta i corpi delle sue vittime dopo averle uccise a coltellate, decapitandole, rimuovendo i seni ed estraendo il cuore dal petto.
Ultimo aggiornamento del dossier: 20 settembre 2007
Quando si parla di serial killer è molto improbabile restare indifferenti. Le loro storie terribili di morte e malattia colpiscono duro e senza pietà, lasciando spesso un sapore amaro in gola difficile da mandar via.
E questo vale soprattutto quando si viene a scoprire che l'assassino di turno avrebbe potuto essere fermato anni prima delle sue crudeli e letali gesta ma, spesso grazie a fortuite coincidenze, all'amore di qualcuno che lo ha coperto, o all'ingenuo buonismo di certi ambienti e sentenze, è riuscito invece a farla franca arrivando poi in seguito a fare ciò che lo ha reso tristemente noto.
Questo è il caso di Carl "Charlie" Brandt, sicuramente uno degli assassini seriali meno noti tra quelli trattati su fino a oggi LaTelaNera.com ma forse tra i più perversi e impenetrabili.
Un killer che si è rivelato come tale agli occhi del mondo solo dopo la sua morte, quando gli sono stati collegati 4 omicidi e la sua firma seriale è stata notata in decine di altri, dando vita a numerose supposizioni sulla reale vastità del suo sanguinario operato...
Carl "Charlie" Brandt: un'infanzia di morte
La storia di Carl Brandt, figlio di immigrati tedeschi - nato nel 1957 a Fort Wayne (nello stato dell'Indiana, USA) - non presenta molti degli elementi classici che di solito si trovano nella solitamente triste infanzia di un futuro serial killer, anche se vanno rilevati una certa timidezza e una serie di traslochi in giro per gli USA che non gli permettono di consolidare amicizie durante i suoi primi anni di vita.
Il primo, terribile incontro di Carl con la morte avviene il 3 gennaio 1971 quando lui, insieme alla sua famiglia (3 sorelle, il padre e la madre), torna a casa dopo due settimane di vacanza in Florida.
Il ragazzo, appena tredicenne, appare silenzioso e turbato: il padre ha recentemente ucciso il suo cane durante una battuta di caccia e Carl pensa molto a questo episodio. Oltretutto ha difficoltà con alcuni compiti scolastici e fatica a mantenere la sua media di voti, peraltro brillante come suo solito.
A un certo punto della sera, senza dire nulla alle sorelle, quasi in stato di trance, prende la 9mm del padre, penetra nel bagno dei genitori e spara a entrambi. L'uomo resta ferito gravemente (ma sopravviverà), sua madre invece - incinta all'ottavo mese - rimane uccisa.
Interviene la sorella maggiore (Angela) che prima riesce a calmarlo promettendogli di scappare insieme per evitare la cattura e poi si rifugia dai vicini chiamando la polizia.
Il Grand Jury determina che al momento Charlie non era responsabile per le sue azioni e condanna il ragazzo (che nel frattempo aveva già passato 4 mesi in prigione) a un anno presso una clinica psichiatrica, ribadendo che, secondo alcuni esperti, il soggetto, in condizioni di stress, avrebbe potuto ripetere il gesto.
Il padre (Herbert) è costretto in un letto d’ospedale per più di un mese e quando esce si trasferisce con le tre figlie in un appartamento, non riuscendo a sopportare di vivere nella casa dove è morta sua moglie.
Angela passa da ottimi voti a un vero e proprio tracollo, abbandonando poco dopo la scuola. In famiglia non si parla dell’evento, Herbert visita con regolarità il figlio che non riesce a fornire un motivo per quanto è accaduto e, quando Carl esce dall’istituto al termine dell’anno di pena, viene riaccolto con calore e amore in famiglia.
Carl "Charlie" Brandt: il ritorno alla normalità
Passano i mesi e l’omicidio è seppellito, dimenticato: il padre si risposa e si trasferisce (con le due figlie più piccole) nuovamente a Fort Wayne dopo un periodo in cui i 5 avevano vissuto a Ormond Beach mentre Charlie e Angela scelgono di rimanere in Florida.
Charlie torna a frequentare la scuola con ottimi voti e sembra molto più rilassato e in grado di socializzare con facilità: di fatto è uno studente modello, capace, metodico e preciso.
A ottimi voti seguono ottimi posti di lavoro (tecnico radar per importanti compagnie) con frequenti viaggi all’estero.
Nel 1985 Charlie incontra Theresa "Teri" Helfrich e un anno dopo, senza invitare nessuno dei suoi parenti, la sposa.
Brandt è ancora molto legato alla sorella e prima del matrimonio le chiede consigli sull’opportunità di dire o meno alla sua futura moglie quel che aveva fatto a tredici anni.
Angela naturalmente lo invita a non avere segreti con Theresa ma, pur non essendo un dato certo, si suppone che Carl non abbia mai seguito il suggerimento.
Carl "Charlie" Brandt: il matrimonio e la vita a Big Pine Key
La coppia vive in una splendida villa sul mare, a Big Pine Key (poco distante da Key West, a sud di Miami) e tutto sembra procedere a meraviglia, fra barbecue, viaggi all’estero e visite ai parenti.
I figli non sono un'opzione. Un giorno Teri confiderà ad Angela che "viste le circostanze non è il caso che io resti incinta".
Carl in ogni caso è benvoluto da tutti. Dai vicini di casa, dai colleghi di lavoro e, soprattutto, dalla moglie. Tranquillo, pacato, riservato, sempre pronto ad aiutare il prossimo, non farebbe male a una mosca. Non sembra più esserci traccia in lui di alcuno strascico legato agli avvenimento del 1971.
Ma il passato riemerge con una forza travolgente nel settembre del 2004 o, molto più probabilmente, come si vedrà in seguito, non era mai stato scordato e giaceva a pochi centimetri mentali, costantemente in agguato.
Carl "Charlie" Brandt: il sogno del serial killer si avvera
Il 9 settembre 2004, in previsione dell’arrivo dell’uragano Ivan, venne consigliato ai residenti delle Key di evacuare la zona così Carl e Teri decidono di andare per qualche giorno dalla nipote di quest’ultima, Michelle Jones, una 37enne che viveva in una zona vicino a Orlando.
Michelle e Teri sono da sempre molto amiche e Charlie ha legato da sempre con la sua "nipotina": lui e sua moglie la raggiungono così l’11 settembre 2004 nella sua grande, bella e confortevole casa.
Il 15 settembre, dopo giorni di telefonate da parte dei parenti, la polizia entra nella casa di Michelle e si ritrova sulla scena di una carneficina.
Teri Brandt giace seminuda sul divano, i segni di molteplici coltellate al petto.
Michelle Jones viene invece trovata nella stanza da letto, accoltellata al petto, decapitata e amputata. La testa è stata posta vicino al corpo, così come il cuore e i seni. Le è stata anche tagliata la gamba sinistra. Nella stanza sono disseminati i resti del suo completo intimo Victoria's Secret, tagliato a pezzi.
Infine, dentro al garage, viene trovato Carl Brandt, impiccato. Non può che essere stato lui ad aver compiuto il massacro.
Carl "Charlie" Brandt: le investigazioni svelano il mostro in lui
La morte di Charlie è solo l’inizio di un lungo periodo di investigazioni, confronti, analisi e ricerche che portano a sospettare Brandt di circa 26 omicidi nel corso degli anni.
Perché a tutti coloro che hanno avuto modo di vedere quello che aveva fatto a sua nipote Michelle è stato chiaro fin da subito che non era la prima volta che si dedicava a certe pratiche. Incisioni e amputazioni non erano infatti "da dilettante" ma anzi compiute con abilità ed esperienza.
A casa di Carl viene trovato un poster di anatomia femminile, droga e psicofarmaci, cataloghi di biancheria femminile Victoria's Secret e nel suo computer ci sono i link a molti siti web con contenuti pedo-pornografici, o contenenti foto di torture, stupri e morti violente che vedono donne come vittime.
A oggi la teoria più accreditata è che Charlie Brandt avesse da sempre una vera e propria cotta per Michelle (da lui soprannominata Victria's Secret) e che abbia passato anni a fantasticare sul darle una morte adeguata. E che in quei giorni tra l'11 e il 15 settembre il suo sogno si sia finalmente avverato, portandolo oltre il punto di non ritorno.
In seguito, confrontando il suo modus operandi e la sua firma con vari database di serial killer appaiano evidenti agli investigatori dei forti riscontri con almeno 26 casi insoluti e ci sono anche parecchie concordanze con alcuni omicidi accaduti in Germania e Olanda proprio nei periodi in cui Brandt si trovava per lavoro in quei Paesi.
I due casi sui quali gli investigatori sembrano avere meno dubbi e molte certezze nell’attribuirgliene responsabilità sono due.
Sherry Perisho, una sorta di vagabonda 38enne - ex reginetta di bellezza - il 16 luglio 1989 viene trovata morta nella piccola barca dove viveva, la gola tagliata e il cuore rimosso dal corpo, il tutto a poche centinaia di metri dalla casa dei Brand a Big Pine Key.
Teri aveva confidato in passato al cognato che aveva sospetti su Charlie per l'omicidio della Perisho: la sera in cui la donna fu uccisa era tornato a casa con la camicia sporca di sangue, che secondo le sue parole era stato versato mentre sfilettava il pesce. Sulla base di queste prove, gli investigatori della Contea di Monroe stabilirono in seguito che Brandt aveva ucciso la Perisho e chiusero ufficialmente il caso il 6 maggio 2006.
Nel novembre del 1995 viene invece scoperto il cadavere di Darlene Toler, una prostituta di 35 anni. Il cadavere della donna, privo di cuore e testa, è rinvenuto in un sacco di plastica nei pressi della highway Miami-Dade County, percorsa di frequente da Carl.
Carl "Charlie" Brandt: tanti i segreti scomparsi con la sua morte
Molti altri casi sono ritenuti collegabili a Brandt: una bambina (di cui viene ritrovata solo la testa) nel 1978, una donna nel 1979 (la "firma" è sempre la stessa: decapitazione e smembramenti vari) e ben due casi nel 1988.
Il suicidio del killer rende il lavoro di ricostruzione molto più difficile se non impossibile ma alcune somiglianze nei casi in analisi sono fin troppo evidenti per essere scartate e sono ancora in corso vari tipi di confronti (diari della moglie, schede mediche…) che potrebbero aiutare a fare maggiore chiarezza...
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