Serial Killer > Wiki > L'attrazione morbosa verso coloro che hanno compiuto reati oltraggiosi contro il genere umano
Per ibristofilia si intende l'attrazione morbosa verso coloro che hanno compiuto reati oltraggiosi contro il genere umano, riconducibile a una deviazione del comportamento sessuale di tipo predatorio.
Il termine è stato coniato dal dottor John Money, psicosessuologo deceduto recentemente. Questa parafilia o perversione, il cui termine deriva dal greco hybridzein che indica l'agire oltraggioso contro qualcuno, più philo che sta per l'avere affinità con qualcuno, è una psicopatologia riconosciuta solo da poco e che non è ancora annoverata nei comuni manuali di psichiatria. Sarà probabilmente inserita nel prossimo DSM in uscita nel 2012.
Tutto ciò che la società disapprova ed etichetta come immorale, per coloro che sono affette da tale sindrome si traduce in termini di uso e consuetudine, come si evince dal libro che tratta la tematica in oggetto di John Money Lovemaps: clinical concepts of sexual/erotic health and pathology, paraphilia in childhood, adolescence, and maturity.
Si ritiene che l'ibristofilia sia alla base della "follia indotta", dove due personalità psicotiche si incontrano e instaurano un tipo malato di relazione dove il soggetto dominante, generalmente più scaltro, intelligente e manipolatore, induce quello passivo e remissivo alla condivisione dei vari deliri che si traduce nella messa in atto dei vari cruenti e inenarrabili reati.
Generalmente il soggetto passivo è una donna, anche se a volte la donna, alla quale è stato insegnato che è un essere fragile, diviene carnefice collaborando attivamente al reato e compiendo atrocità maggiori dell'uomo. A tale proposito amo citare Kaplan il quale asseriva che le perversioni femminili sono sottese da dinamiche più sottili e subdole, rispetto quelle prevedibili sessuali maschili.
L'ibristofila per eccellenza è Karla Homolka che in coppia con il marito Paul Bernardo, rapì, sodomizzò e torturò, riprendendo il tutto, varie donne. Non risparmiò nemmeno sua sorella che morì in seguito a ingestione massiccia di tranquillanti che le erano stati somministrati dalla coppia omicida per evitarle di soffrire durante la violenza sessuale che avrebbe dovuto subire. Paul Bernardo, ancora in vita, sta scontando l'ergastolo per i reati commessi, mentre la Homolka, sua complice, ha scontato solo 12 anni di carcere perché ha collaborato con le autorità e ha testimoniato contro il marito, asserendo di essere anche lei una vittima. Ora si trova ai Caraibi dopo essere uscita di prigione nel 2005.
Altre coppie assassine quali Myra Hindley e Ian Brady, Charlene e Gerard Gallego, Carol Bundy e Douglas Clark basano la loro fondatezza sugli elementi citati in precedenza. Le donne hanno partecipato attivamente alle varie pratiche inenarrabili sulle vittime per il gusto di infliggere del male, si eccitavano nel vedere compiere e nel partecipare con il loro compagno alla commissione di atti violenti anche nei confronti di bambini.
L'ibristofila è anche colei che incita il compagno a commettere reati a sfondo sessuale, è colei che andando a far visita in carcere al fidanzato, marito o serial killer, lo fa eccitare per poi frustrarlo con la propria indisponibilità.
Se questa non è follia...
Per quanto riguarda la filmografia in merito all'argomento, si segnala il film del 2006 della Quantum Entertainment dal titolo Karla, diretto da Joel Bender, con Laura Prepon nei panni della Homolka e Misha Collins nel ruolo di Bernardo.
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