Serial Killer > Wiki > I serial killer e la loro rappresentazione all'interno di filastrocche e fiabe per bambini
Attraverso la finzione e le fiabe si esorcizzano paure molto concrete, perciò nei racconti per bambini non è infrequente incontrare dei serial killer, “mascherati” da mostri reali o immaginari.
Il crudelissimo uxoricida Barbablù, quello che uccideva le mogli e nascondeva i corpi in una stanza chiusa a chiave, è stato perfino plasmato sul maresciallo di Francia Gilles de Rais, pedofilo omicida del Quattrocento dalla barba color cobalto.
Cappuccetto Rosso nella versione originale non è una bambina ma un’adolescente che, disubbidendo alla madre e frequentando “posti pericolosi” dell’epoca (allora il bosco: oggi le discoteche?), finisce nelle mani di un lupo cattivo che altri non è che uno spietato predatore sessuale.
Anche la strega di Hansel e Gretel può essere considerata un’assassina di bambini, così come tutti gli orchi e i vari mostri più o meno cannibali che hanno terrorizzato la nostra infanzia, ricordandoci che è meglio non parlare agli sconosciuti.
Le filastrocche hanno lo stesso potere delle fiabe, ma più di queste attingono a fatti realmente accaduti, perciò innocenti bambini a volte giocano e ballano cantando le gesta di efferati criminali.
Non si risparmiano i particolari più truculenti o grotteschi. Nelle canzoncine infantili si parla infatti di assassini che vanno in giro a massacrare con asce e mannaie (Lizzie Borden e Fritz Haarmann) o uccidono per vendere i corpi ai chirurghi in cerca di materiale “fresco” da sezionare, come fecero Thomas Burke e William Hare con il dottor Robert Knox.
Molti film gialli o dell’orrore sono arricchiti da spaventose filastrocche. Non si possono dimenticare quelle degli argentiani Profondo Rosso e Nonhosonno, oppure Nightmare on Elm Street e dell’intramontabile Dieci piccoli indiani, solo per citare i più famosi.
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