Consigli di Editoria a un Aspirante Scrittore: i Preliminari (Parte 1)

I Consigli di Editoria di Fabio Larcher a un Aspirante Scrittore: i Preliminari (Parte 1)

Caro Aspirante, ho saputo che ti accingi a intraprendere la Via della Scrittura. Ti faccio le mie condoglianze più sincere. Ancora non lo sai, ma si tratta di una strada piena di insidie e di miraggi, talvolta di (spiacevolissime) sorprese.
La prima trappola in cui dovresti evitare di cadere è pensare alla scrittura come a un mezzo per esprimere «tutto te stesso».
Non è automatico che tu possa diventare scrittore… neppure se te lo meriti… ed è possibile che a nessuno interessi un millesimo di quel «tutto te stesso».
Il mio consiglio (che varrà pure qualcosa, dopotutto bene o male sono un editore) è: «Siediti, respira a fondo e fatti un esame di coscienza».
Se hai saggiamente rinunciato in partenza all’idea di campare con la sola scrittura e ti prefiggi una meta più semplice: divertirti senza spendere troppo denaro… hai già fatto parecchia strada. Resta da verificare un’inezia: pensi davvero di poter dire qualcosa di nuovo o almeno in una forma nuova? Hai veramente qualcosa da dire? Scrivere è il modo giusto per dirla?
Oppure provi un generico bisogno di attrarre l’attenzione?
Sii sincero. Almeno con te stesso.
Sai, penso spesso che per alcuni Aspiranti scrivere sia l’equivalente dell’abbronzatura, della palestra, dell’abito firmato: un modo come un altro per mettersi in mostra. E ci sono personaggi che amano definirsi scrittori senza aver scritto e pubblicato ancora nulla.
Come se scrivere, di per se stesso, bastasse a fare di un comune mortale un comune immortale!
Grazie a Dio ci vuole ben altro per farsi ammirare, desiderare e rispettare!
E sono assai più onorabili coloro che si «accontentano» modestamente di fare l’idraulico, l’operaio, l’insegnante… cose normali e veramente «utili» alla società.
Ricorda sempre che la maggior parte delle persone percepisce l’Artista come affine a un soggetto affetto da psicosi autistica.
I sintomi sono pressoché identici: narcisismo, mitomania, difficoltà a relazionarsi, allucinazioni…
Come dargli torto?
Rifletti, caro Aspirante: se la gente pensasse che sei ridicolo o pazzo (e non come ora credi, geniale e sublime) «aspireresti» ancora?
Se la risposta è: «No! Cribbio, ho un po’ di buon senso e di orgoglio, io!», rallegrati. Tutto sommato sei una persona abbastanza sana di mente. Hai commesso un errore di valutazione. Capita a tutti, prima o poi nella vita. Non hai fatto nulla che un paio di sedute dallo psicologo non possano sistemare.
Se la risposta è: «Non me ne frega niente di quello che pensa la gente. Io ho bisogno di scrivere. Ho la vocazione, io!»
… be’ le cose si complicano.
Si complicano enormemente perché ora si tratta di stabilire se sei legittimato a perseguire le tue aspirazioni o meno.
A mio avviso la questione potrebbe essere risolta ponendosi una breve serie di domande (quasi un piccolo test):

1. Sono un accanito lettore? Leggo almeno 2/3 libri alla settimana? Quando non leggo soffro di crisi d’astinenza? E mi sento in colpa?
2. Ho una vaga nozione di cose è interessante per un lettore? Mi sono interrogato sui bisogni del lettore? So scrivere in modo semplice e sintetico concetti difficili e di portata universale? Ho studiato Propp, le fiabe dei Grimm, le riviste di settore, le dispense di un corso di scrittura?
3. Sono cosciente del fatto che le mie aspirazioni/manie diventano legittime agli occhi del mondo solo se possono essere inserite in un contesto economico e/o di pubblica utilità?

La risposta a tutte queste domande deve essere: «Sì!».
Solo a questo punto, caro Aspirante, puoi sentirti a posto con la coscienza.
Se anche solo una delle tue risposte dovesse essere: «No!» ti inviterei caldamente (e mi dimostrerei nient’altro che un buon amico) a tenere le tue performances auto-erotiche nella sfera del non-pubblico.
Si sa, il pubblico è guardone, ma vuole «guardoneggiare» solo quel che interessa a lui, non ciò che piace a te.
Bene, Aspirante, per oggi è tutto. Abbiamo fatto un primo passo sulla via della saggezza.
Nel prossimo capitolo tratteremo dello scrivere. Spero vorrai seguirmi.

Articolo scritto da:
Fabio Larcher

Consigli di Editoria a un Aspirante Scrittore: i Preliminari (Parte 1)
Articolo pubblicato il 01/09/2005


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