Il neonato contrabbandiere in volo
Non c'è limite alla creatività criminale, soprattutto quando si tratta di trafficare droga

A volte i bambini sanno essere delle vere pesti e strepitare come ossessi. Altre volte i genitori sono più fortunati e i loro figli sono di carattere più quieto.
Tuttavia è strano che un neonato, appena sballottato e fatto salire su un aereo, stia completamente fermo. Che se ne stia immobile avvolto nella sua copertina, senza svegliarsi e senza muovere un muscolo…
Questi sono i pensieri che fanno insospettire uno stewart durante l’intera durata di un volo. Egli avvisa il comandante di aver osservato questa stranezza e all’atterraggio gli agenti di Polizia in servizio presso la dogana di Miami perquisiscono l’aereo.
Essi si trovano davanti una macabra scoperta: il neonato è in realtà morto da tempo.
Il cadavere del piccolo è stato sezionato, svuotato e dentro di esso, con estrema perizia, è stata introdotta della cocaina.
Il corpicino è stato poi ricucito e il cadavere è stato usato per contrabbandare: nessuno si sarebbe sognato di far annusare il neonato ai cani antidroga!
Questa storia macabra di paura è chiaramente (per fortuna!) solo una leggenda metropolitana.
Pare sia circolata per molto tempo negli aeroporti americani, ma non ha mai trovato alcuna conferma ufficiale.
Le smentite non sono comunque servite per farla scomparire del tutto.
Sembra che questa storia sia stata raccontata nel 1973 nel corso di un seminario di addestramento per ispettori doganali all’università di Hofstra, insieme ad altre tecniche di occultamento emerse grazie ai sequestri di merce effettuati da diverse dogane.
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