Libri > Recensioni > Fine del mondo a Roncosambaccio, di Luca Zaffini, edito da Io Scrittore nel 2011 al prezzo di 5,99 euro. Leggi la trama.
Marchio creato dal gruppo Mauri-Spagnol per pubblicare in ebook i libri vincitori del Torneo da loro indetto, IoScrittore ha visto la luce da qualche mese, raggruppando circa venticinque libri di scrittori più o meno conosciuti. Fine del mondo a Roncosambaccio, di Luca Zaffini, secondo me è uno dei più riusciti, benché il titolo non sia molto azzeccato e possa fuorviare.
Fin dalle prime pagine è innegabile l’influenza di Joe R. Lansdale, perché i due protagonisti sono fin troppo simili ai famosi Hap e Leo, e anche le continue battute che si rivolgono sono parecchio in stile. Due (quasi) nullafacenti alle soglie dei trent’anni che sognano di farsi un nome nel campo delle arti marziali e che si trovano per caso coinvolti in un macabro delitto.
Assunti dalla sorella della vittima, si improvvisano detective, e nonostante la loro apparente incapacità finiranno per scoprire fin troppo.
A un inizio lento, che pare più incentrato sui singoli personaggi che sull’indagine poliziesca, corrisponde invece una trama molto articolata, che si complica sempre più andando avanti e presenta elementi inquietanti, al limite del fantastico.
Perché Cico e Scania, i nostri due protagonisti, si troveranno a lottare con delle terribili Lamie, che pur non avendo molti tratti in comune con i personaggi leggendari, si riveleranno comunque delle avversarie perfide e prive di scrupoli. Le semplici indagini verranno abbandonate per intraprendere la strada dell’azione, che diventerà sempre più frenetica fino a un finale letteralmente esplosivo.
Il libro vive di molte scene di grande impatto emotivo e alta tensione, come per esempio l’esplorazione del canale sotterraneo, fino alla scoperta della casa dell’assassino, o nel finale l’assalto alla casa delle Lamie. Sempre in bilico tra un umorismo corrosivo e un thriller a forti tinte, Fine del mondo a Roncosambaccio non annoia mai e tiene desta l’attenzione fino all’ultima pagina.
Volendo trovare dei difetti, alla cura con cui sono tratteggiati i protagonisti, non corrisponde altrettanta abilità nel descrivere i comprimari, che restano sempre un po’ sfocati e in molti casi ambigui. Anche la storia rischia in alcuni punti di superare il livello di credibilità, ma l’autore riesce per fortuna a riportarla su binari più accettabili.
Un punto a demerito per l’orribile copertina, per nulla attinente al contenuto del libro.
Fine del mondo a Roncosambaccio: un ottimo libro di intrattenimento, di quelli che si divorano in un attimo, senza pretese di essere alta letteratura, e che perciò non delude. Non stonerebbe affatto accanto a gioielli come Mucho Mojo, Bad Chili o Il mambo degli orsi di Lansdale.
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