Libri > Recensioni > L'ultima rivelazione di Gla'aki, di Ramsey Campbell, edito da Edizioni Hypnos nel 2016 al prezzo di 16,90 euro. Leggi la trama.
Ramsey Campbell è uno dei grandi maestri del’horror contemporaneo: romanzi come La bambola che divorò sua madre (1976), La faccia che deve morire (1979) e La setta (1981) sono oggi considerati classici del genere.
Lo scrittore di Liverpool, all’inizio della carriera, ha subito la pesante influenza di H.P. Lovecraft. Nel 1962 pubblica il suo primo racconto, lo splendido The Church In High Street, nella raccolta della Arkham House Dark Mind Dark Heart.
Derleth, editore geniale e grande propagatore del corpus lovecraftiano, si rivelerà fondamentale al’inizio della sua carriera: i suoi consigli saranno fondamentali nell’instradarlo a creare una nuova ambientazione originale inglese in luogo dello pseudo Masssacchussets creato da Lovecraft. Fu così che Campbell inventò una nuova geografia dell’Inghilterra imperniata sulle cittadine immaginarie di Brichester, Temphil, Goatswood, Severnford e Clotton.
Derleth apprezza il cambiamento e gli pubblica, nel 1964, il suo primo volume di racconti per la Arkham House intitolato The Inhabitatnt Of The Lake And Less Welcome Tenants dove compare anche lo pseudobiblion Le Rivelazioni di Glaaki.
In seguito Campbell si allontanerà dagli stilemi del solitario di Providence riuscendo a trovare una propria “via” personale all’horror in cui grande attenzione viene riservata al realismo sociale e alle psicologie dei personaggi – spesso malate e paranoiche - mentre l’ambientazione diventa quella realistica e suburbana della natia Liverpool.
Ma, in realtà, l’amore per Lovecraft non è mai venuto meno e la sua ombra si è sempre stagliata sulla figura di Campbell nel corso degli anni.
Non bisogna mai dimenticare come la figura del "solitario di Providence" sia stata determinante nella formazione culturale e letteraria di autori come il grande Fritz Leiber, Robert Bloch, Frank Belknap Long, Donald Wandrei, Henry Kuttner, Ray Bradbury e, ovviamente, lo stesso Augustu Derleth che diede una sua interpretazione, per così dire, personale e “cristiana” dei Miti di Cthulhu nelle cosiddette “collaborazioni postume”.
Nel 2013 Campbell pubblica così The Last Revelation Of Gla’aki (L’ultima rivelazione di Gla’aki) – fortunatamente appena pubblicato in Italia dalle Edizioni Hypnos – in cui lo scrittore inglese ritorna ai Miti di Cthulhu su cui erano imperniate le sue prime storie.
Il protagonista della vicenda è un tipico personaggio nello stile di H.P. Lovecraft di cui potrebbe essere una sorta di alter ego: si tratta di un bibliofilo che ricorda da vicino quello di La Maschera di Innsmouth che raggiunge la cittadina di Gulshaw con lo scopo di mettere le mani sui 9 volumi del grimorio maledetto di Le rivelazioni di Gla’aki.
La citata Gulshaw in cui si svolge la storia è una località balneare che ha tutte le caratteristiche di Innsmouth: Gulshaw è avvolta da una nebbia costante che rende i contorni del paesaggio sfumati, indecifrabili e pieni di mistero. L’atmosfera è molto curata e, sotto questo aspetto, Campbell ha seguito l’insegnamento di Lovecraft.
Gli abitanti di Gulshaw poi sembrano imparentati, nella loro reticenza e nel loro comportamento bizzarro, con quelli di Innsmouth.
In ogni caso il tocco particolare di Ramsey Campbell si avverte distintamente nella descrizione della psicologia paranoica del protagonista e non si ha la sensazione di leggere semplicemente un’imitazione, per quanto buona, di Lovecaft, ma quella di un’opera di Ramsey Campbell.
Il pathos e la tensione non vengono mai meno, non c’e’ un attimo di noia e le pagine si divorano letteralmente.
Per chi ama Ramsey Campbell e Lovecraft L’ultima rivelazione di Gla’aki è semplicemente un romanzo imperdibile.
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