Libri > Recensioni > 666 Passi nel Delirio, di Autori Vari, edito da Larcher Editore nel 2006 al prezzo di 10.00 euro. Leggi la trama.
La selezione di racconti “diabolici” che raccoglie il meglio dell’omonimo concorso, presentato da LaTelaNera.com, mostra il pregio-difetto connaturato a un progetto di questo tipo: l’eterogeneità.
Tutto sta nell’approccio con cui si affronta questo libretto piccolo (nel senso di formato) e grazioso (nel senso di layout). Il lettore che si aspetta un’incalzante serie di brevi e raccapriccianti storie, che lo riempiano di terrore, legate dal filo conduttore del soprannaturale, rimarrà inevitabilmente deluso, perché i “passi nel delirio” sono stati compiuti in direzioni diverse e variegate, tagliando trasversalmente stili e generi narrativi, solo in parte legati al concetto più classico di “horror”.
Durante la lettura è frequente imbattersi nel noir e nell’ironia, nelle paure quotidiane e in quelle fiabesche, negli orrori dei bambini e in quelli venati di non-sense. L’eterogeneità dei racconti è, quindi, una caratteristica che è bene aspettarsi, per non storcere troppo il naso nell’incontrare qualcosa che si allontana dalle preferenze che ognuno ha.
Passando a una presentazione più precisa, va segnalato, come riportato nella breve introduzione, che questa raccolta è il frutto della passione per l’orrore e la narrativa proveniente da un portale che è diventato, in pochi anni, un punto di riferimento per i cultori del genere, in tutte le sue varie sfumature. I racconti, uniti a minimo comun denominatore dalla lunghezza massima di 666 parole, provengono dalla passione per la letteratura e l’horror ei cosiddetti “scrittori emergenti” che hanno partecipato al concorso e sono, per questo motivo, un fedele spaccato di voci nuove. Aprono la rassegna i primi tre classificati, seguono gli altri racconti segnalati, chiudono due racconti ospiti, l’ultimo dello stesso curatore e web master de LaTelaNera.com, Alessio Valsecchi.
Valutando tutti i lavori nel loro complesso, e considerando che la selezione dei “trenta” è avvenuta tra oltre cento racconti partecipanti è immediata la constatazione del buon livello qualitativo delle opere. Considerata la diversità delle trame e dei generi, è inutile segnalare alcuni racconti piuttosto che altri. Meglio dire che ogni componimento ha la sua idea e il suo stile, più o meno personale, più o meno brillante, più o meno originale.
In conclusione, siamo di fronte a un lavoro ben curato, grazioso e leggero che, pur senza fregiarsi di particolari capolavori, si legge in fretta e in modo gradevole, purchè colto nella sua essenza, variegata ed “esordiente”.
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