Recensione Romanzo
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Libri > Recensioni > Incontro a Daunanda, di Giancarlo Narciso, edito da Dario Flaccovio Editore nel 2006 al prezzo di 14.50 euro. Leggi la trama.
Dopo Le zanzare di Zanzibar e Singapore Sling (con cui l’autore ha vinto il prestigioso Premio Tedeschi nel ’98), con Incontro a Daunanda si completa la trilogia di Narciso che vede protagonista Rodolfo Capitani. Purtroppo non ho letto i romanzi precedenti e non posso fare confronti, ma in fondo non ce n’è bisogno: questo è un bel libro e tanto basta. Del resto, dico “purtroppo” non a caso: confesso che m’è venuta voglia di leggere qualcos’altro di Narciso, anche più di quanto in parte mi aspettassi. Pur essendomi infatti accostato alla lettura bendisposto, invogliato anche dalla vittoria riportata dal romanzo allo Scerbanenco 2006 (forse il miglior viatico possibile per un italiano), davvero non pensavo che questo libro riuscisse a prendermi tanto. Ma che non avrei potuto staccarmi facilmente dalle pagine l’ho capito piuttosto presto, o meglio, l’ho capito dopo la prima ora volata come niente fosse, mentre lo stomaco protestava per la fame e la voglia di fregarsene e restare a Lombok era tanta. Due giorni contati, tanto è durata poi la mia escursione in Indonesia, e quando ne sono tornato è stato come rientrare da un viaggio vero, con quel bagaglio di rammarico che sempre ti prende quando lasci un posto che ti piace e che sai di non aver conosciuto abbastanza. Sì, perché il libro di Narciso ti trasporta lontano, ti fa evadere, e ci riesce con estrema facilità, forte di scrittura semplice ma incisiva, di una location che più esotica e accattivante non si può e di un personaggio che cattura subito le simpatie del lettore. In particolare, forse è proprio Rodolfo l’arma in più. Cinico quanto necessario, Capitani è un uomo disincantato, un fuggitivo dal mondo occidentale alla ricerca di una pacificazione interiore che neanche un paradiso orientale può dargli fino in fondo, perché di paradisi al mondo non ce ne sono, da nessuna parte. Non interi, almeno: al massimo degli spicchi. Il suo forse Rodolfo non lo troverà nemmeno a Daunanda, però lui ha ancora voglia di cercarlo e tentare una nuova avventura. |
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