Libri > Recensioni > Soldi Sporchi, di Richard Stark, edito da Alacrán Edizioni nel 2010 al prezzo di 17 euro. Leggi la trama.
Soldi Sporchi è l'ultima avventura dell'anti-eroe Parker scritta da Donald E. Westlake poco prima della sua morte. Westlake e Parker hanno accompagnato per decenni tantissimi appassionati del genere giallo, in tutte le sue varianti, e la loro mancanza si farà sentire.
Nell'avvicinarmi a Soldi Sporchi avevo un'unica preoccupazione: di non capirci nulla. Il volume infatti rappresenta la fine di una serie di eventi cominciati nel romanzo Nessuno corre per sempre (Alacran 2007) e proseguiti in Ultima corsa (Alacran, 2008). Non ho avevo infatti mai letto quei romanzi nè altre storie con Parker protagonista: conoscevo Westlake per i suoi racconti e le decine di raccolte mystery da lui curate, ma del suo personaggio principale ero totalmente all'oscuro.
Ma dopo una manciata di pagine le mie preoccupazioni sono scomparse, trasformandosi in rimpianti.
Il romanzo di Richard Stark - pseudonimo di Westlake quando scriveva le avventure criminali di Parker - è infatti un'opera che sembra fatta apposta per appagare i miei gusti. Lo stile è asciutto, il ritmo incalzante, gli eventi tesi. Parker deve recuperare dei soldi, ma non è l'unico che vuole farlo. Stabilire di chi potersi fidare poi è un'impresa, visto che tra ex soci, soci, antichi nemici, polizia, federali e cacciatori di taglie le pedine sulla scacchiera degli eventi sono veramente tantissimi.
L'atmosfera e le situazioni sono un distillato di puro crime inframmezzate da un minimo - ma proprio minimo - di vicende personali legate a Parker.
Quest'ultimo è il motore delle vicende, ma si tratta di un motore silenzioso, che si accontenta di girare al minimo conscio delle propria potenza.
Da vero anti-eroe è duro, determinato e non si ferma di fronte a nulla. Ma ha il suo codice morale e, soprattutto, usa il cervello.
Protagonisti secondari ma tutt'altro che scontati gli altri attori delle vicende qui narrate, personaggi mai piatti o solo abbozzati, anzi. Dai più prominenti a quelli in terzo piano sono tutti dotati di spessore e personalità, risultano memorabili e danno vita "tangibile" al romanzo.
Romanzo che mi sono letto tutto d'un fiato nel giro di una sera e della successiva mattina, gustandolo a fondo e promettendomi di andare a recuperare vecchi titoli dedicati a questo criminale, Parker, per il quale non si può che provare alla lunga una più che vaga simpatia e stima.
Soldi Sporchi: consigliato per chi ama le storie con un protagonista tosto e tutto d'un pezzo.
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