Libri > Recensioni > Persi nel Vuoto, di Vincenzo Malara, edito da 0111 Editore nel 2010 al prezzo di 15 euro. Leggi la trama.
Una trada deserta che scompare all'orizzonte, una bambola nuda che giace riversa davanti a noi.
Fin dalla sua intrigante copertina Persi nel vuoto di Vincenzo Malara mette le cose in chiaro: siamo solo bambini agli inizi di un lungo viaggio, senza sicurezze e in balia degli eventi, diretti non si sa dove e senza nessuna possibilità di immaginare quello che ci accadrà.
E questo vale sia per i lettori sia per i protagionisti del romanzo.
L'autore ha intrecciato sulle pagine del libro le vicende di una serie di personaggi indissolubilmente collegati tra loro da vicende passate e presenti.
Chi può sapere quali conseguenze avranno sulle nostre esistenze azioni compiute decenni prima? Chi può sapere cosa troveremo oggi in quella casa apparentemente tranquilla o nel nostro banale bagno di casa? Quale destino nasconde per noi il deserto o la spoglia montagna?
Mossi da fili invisibili a cui non possono resistere, i personaggi delle cinque storie narrate dall'autore si muovono, attraverso un'America che poco ha a che vedere con quella scintillante e gustosa che siamo abituati a vederci descrivere e a desiderare, come armadilli nel mezzo di una highway: alla frenetica ricerca di un senso alla loro esistenza, accecati da luce sparse tutt'interno, rischiando perennemente di essere schiacciati da qualcosa di enorme e mostruoso.
Qualcosa che, inevitabilmente, arriva.
Scritto con mano sicura dall'ormai esperto autore modenese (arrivato alla sua terza opera), Persi nel vuoto è debitore nei confronti del migliore Stephen King per stile e ambientazioni. Infanzie strappate, innocenze perdute, misteri e orrore che si celano nel quotidiano di una provincia americana spietata e senza poesia, mera apparenza che dà forma a un nulla spaventoso dove al lettore piacerà perdersi.
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