Libri > Recensioni > Nhan Bui - La scuola dello stagno, di Umberto Maggesi, edito da Mursia nel 2007 al prezzo di 16.00 euro. Leggi la trama.
Nhan Bu è un bambino di nove anni. Orfano di entrambi i genitori, viene affidato a degli zii che lo separano dai fratelli più piccoli, per mandarlo a lavorare presso il palazzo del Governatore. Ambientato in Vietnam, questo romanzo sulle arti marziali è scritto e vissuto attraverso gli occhi del bambino protagonista, e del suo sogno: diventare un abile guerriero.
“A soli nove anni, infatti, Bu aveva capito che quello era il suo sogno, e se lo sarebbe portato dietro tutte le notti della sua vita”.
All’inizio del romanzo ci viene presentata la misera situazione del giovane Bu e le continue vessazioni alle quali è sottoposto; attraverso capitoli brevi e scorrevoli, di facile lettura. A volte, solo al principio, troppo semplice e povera di termini, quasi che l’autore abbia voluto adeguarla alla povertà del piccolo Bu.
Proseguendo ci si apre una vasta gamma di emozioni: situazioni e paesaggi, odori e colori, tratteggiati con una scrittura veloce e scorrevole che ben tratteggia i paesaggi e l’ambiente.
L’incontro con il maestro di arti marziali Nguyen Van Khiem cambierà il destino del giovane Bu, che potrà così sottrarsi al duro lavoro nella casa del Governatore.
Il Su to (il maestro dei maestri), lo condurrà alla scuola dello stagno, la località segreta dov’è posta la sua scuola; non solo saprà insegnarli l’arte del combattimento, ma forgerà il suo spirito con sagge lezioni di vita.
“La via fa di noi persone sagge anche quando commettiamo errori, sempre che abbiamo l’intelligenza per imparare dai nostri sbagli e l’umiltà per ammetterlo”.
Nel romanzo di Maggesi, il suo quarto lavoro pubblicato, troviamo molto di più di lezioni di arti marziali, ambientazione e particolari storici accurati che dimostrano quanto l’autore si sia documentato e preparato sul tema. Troviamo dei valori solidi, delle frasi che sanno far riflettere; portando il lettore a intraprendere una fruttuosa introspezione. Frasi che arricchiscono e lasciano un segno.
“Ma la vita spesso è in agguato e stravolge le nostre esistenze, le ribalta e ci mette alla prova seguendo disegni che per noi è impossibile prevedere”.
Non a caso il protagonista è un bambino, un mezzo per chi legge, di compiere un viaggio interiore, apprendendo e “crescendo” insieme al piccolo Bu.
Anche il finale non poteva essere altro che un’ulteriore lezione di vita; chiudendosi con un liete fine e con la certezza di lasciare il bambino al quale ci si è affezionati, in un luogo sicuro che lui sappia riconoscere quale casa.
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