Libri > Recensioni > Come il lupo, di Eraldo Baldini, edito da Einaudi nel 2006 al prezzo di 14.50 euro. Leggi la trama.
Il libro si apre con un prologo a tutta la vicenda: nel 1651 quattro briganti arrivano in una valle cercando soldi e cibo, disposti anche alla violenza per avere ciò che cercano. Ma la comunità che vive in Valchiusa, questo il nome del posto, riesce a sopraffare i malviventi imprigionandoli. Da quel momento i briganti vengono costretti a far girare la macina del mulino, giorno dopo giorno, per quasi tre anni, fino a quando i quattro, disperati per le condizioni di quella non-vita, chiedono un atto di pietà, pregando di essere uccisi.
La vicenda salta al 1950 e ci racconta di Nazario, expartigiano e ora guardia forestale con un incarico in ufficio a Modena che non lo soddisfa proprio per niente, le sue uniche gioie sono la moglie Angela e la figlioletta Elisa.
Proprio la moglie Angela sconquassa la quotidianità domestica, quando annuncia che intende partecipare alla manifestazione del giorno dopo. Nazario ha un passato di combattente partigiano di cui va orgoglioso, crede nei valori per cui ha combattuto, ma non se la sente di scioperare in quanto porta una divisa, lavora per lo Stato per cui ha combattuto. Poi, a dirla tutta, le manifestazioni sono pericolose, e la polizia non va tanto per il sottile. Infatti come un copione già scritto, Angela viene investita da una camionetta della polizia e abbandonata senza troppi complimenti sull’asfalto.
La vicenda compie un altro salto temporale: 1953. Siamo sulle montagne dell’appennino Emiliano, Nazario è maresciallo della forestale, sta sulle sue amate montagne e lavora nei boschi, ma ancora non è completamente felice. La sua piccola Elisa vive a Modena, soffre di un male terribile, l’epilessia, che la sta facendo crescere come una bambina strana, isolata dal mondo, terrorizzata dal pensiero di allontanarsi da casa. Come se tutto questo non bastasse c’è il ritrovamento di ossa umane su un terreno in Valchiusa, dove ritroviamo la strana comunità guidata da una donna e dedita a pratiche particolari che potrebbero sfiorare l’eresia. Un paese senza nemmeno una chiesa e una comunità che produce unicamente vino, di una qualità speciale, richiestissimo dalle più alte sfere del governo, da grandi industriali e uomini potenti.
Nazario si trova così coinvolto in una vicenda dalle tinte torbide, non saprà di chi può fidarsi, anche le certezze e gli ideali della gioventù vengono meno, senza contare la disperazione che lo coglie al pensiero di non riuscire ad aiutare la sua bambina.
|