Libri > Recensioni > Lasciami entrare, di John A. Lindqvist, edito da Marsilio nel 2006 al prezzo di 17.50 euro. Leggi la trama.
Cosa succede quando un vampiro arriva in una grigia periferia svedese d’inizio anni ‘80? Non un vampiro “americanizzato” o la sua variante gotico-romantica, ma “solo” un essere centenario che per sopravvivere è costretto a nutrirsi del sangue di essere umani, uccidendoli. Gli stessi individui coi quali desidera da sempre poter convivere e integrarsi? È questa la domanda cui Lasciami entrare cerca di dare una risposta.
Il suo autore ha rivisitato in questo romanzo il mito del vampiri tralasciando volontariamente la maggior parte della sua tradizione mitologica, riplasmandolo in una versione più legata alla realtà, cinica e sporca. E infinitamente più triste e solitaria.
Ma non è solo sui vampiri che si concentra il libro. Tanti sono i personaggi che vi compaiono, ognuno con i suoi problemi personali e di relazione col mondo. Adolescenti, vecchi, poliziotti e ubriaconi, evitano tutti di aprirsi alla “vita vera”, trascinandosi in esistenze prive di calore e affetto perché timorosi di soffrire nel tentativo abbracciare questi benefici sentimenti.
Lasciami entrare è sì un romanzo horror, uno dei pochi comparsi nel 2006 sugli scaffali delle librerie italiane, ma parla anche d’amore: il titolo può anche essere letto come una raccomandazione: tieni aperta la porta. Lascia entrare l’amore o la distruzione. Ma lascia che accada. Adesso.
E questo vale soprattutto per il dodicenne Oskar, giovane ragazzo schiacciato da mille situazioni spiacevoli: i genitori separati, l’isolamento scolastico, la persecuzione quotidiana a opera dei molti bulletti, l’incontinenza e un corpaccio di cui si vergogna. Sarà l’incontro con l’apparentemente giovane e misteriosa Eli a disincagliare dai ghiacci la sua esistenza, lanciandola per un percorso di formazione che lo porterà sempre più dentro l’incubo, maturandolo nonostante tutto.
Ma nell’incubo ci finiranno in tanti…
L’esordio italiano di John Ajvide Lindqvist non poteva essere migliore. Lasciami entrare è ben tradotto, ha un buon ritmo, scava a fondo nei personaggi e dosa bene i suoi componenti, trascinando con dolcezza il lettore verso il sorprendente climx finale.
Consigliatissimo, in attesa di veder tradotto e pubblicato dalla Marsilio anche il secondo romanzo horror di Lindqvist, Come trattare con i non-morti.
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