La prima crociata si intreccia con la leggenda dei Tafur, i diavoli viventi, i superstiti della legione degli straccioni di Pietro l’Eremita, bande di assassini, stupratori, cannibali che portano l’orrore in Terrasanta, affiancando a intermittenza gli eserciti crociati.
Vessel, il fiammingo sfregiato, dopo essere stato dato in pasto da ragazzo ai cani da sangue a causa della sua predilezione per la carne umana, diventa il capo di una delle brigate Kafour più attive in Terrasanta, composta dalla peggiore feccia.
Chenay, la donna di vessel armate di roncole, Portanero il gigante iberico collezionista di organi, Serafino, l’ex-prete psicopatico e pedofilo, Boch, il tedesco divoratore di pellegrini, Aziz l’arabo dalle lame ritorte.
Da Acri ad Antiochia, fino alla celebre presa di Gerusalemme del 1099, Vessel e i suoi neri Kafur approfittano del sangue e dei mattatoi delle battaglie per prendere il loro bottino, d’oro e di carne. Fantasmi che appaiono con le loro lame tra gli scenari di follia scatenati delle imprese delle truppe di Goffredo di Buglione e degli altri nobili cristiani.
Harem abbandonati, città saccheggiate, cimiteri che diventano scorte di cibo per eserciti affamati dai lunghi assedi, cataste di organi saraceni che si trasformano in trincee viventi, califfi sbavanti di pulsioni e di potere. Sono questi i territori preferiti da Vessel, lo sfregiato, e dalla sua banda.
Un racconto horror che non ha bisogno del supporto della fantasia e del soprannaturale, dedicato a chi vuole conoscere la prima crociata come non è mai stata raccontata fino in fondo. Antropofagicamente orrorifica, la realtà supera ogni invenzione narrativa.
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