Joe Brigati, un introverso giornalista de' «La Repubblica» di Milano, viene ingaggiato dalla modella argentina Jennifer Blasquez - fidanzata di Paolo Iorio, un imprenditore farmaceutico siciliano, un businessman affascinante e dannato - per comporre una biografia a pagamento.
E questo gli costerà caro al giovane giornalista italo-canadese, oramai ai margini della carriera. Si ritroverà, infatti, inserito in una vicenda più grande di sé solo per inseguire un facile guadagno in un periodo di crisi economica.
Brigati sarà vittima di complotti internazionali. Ma non solo, sarà anche complice di una società segreta di stampo massonico chiamata "Orange Hands" e scoprirà la verità sulle ricerche scientifiche cruente realizzate - all'ombra dell'opinione pubblica - dalle multinazionali farmaceutiche americane e inglesi.
Tutto ha origine dall'Agente Arancio, come detto, defoliante utilizzato dai soldati statunitensi nel conflitto in Vietnam. Il composto chimico, si scoprirà, era stato elaborato volutamente nei laboratori di una multinazionale americana per renderlo cancerogeno e quindi una vera e propria arma batteriologica. A realizzarlo la stessa società che ora sta studiando a San Francisco - sulla pelle di giovani clandestini cinesi, torturati e uccisi - una nuova cura all'Aids.
E proprio quando Brigati avrà in mano i documenti che comproveranno il complotto, verrà incastrato dall'accusa di tentato omicidio per essere "fatto fuori". Braccato dalla polizia, il giornalista scapperà proprio negli Stati Uniti per scagionarsi.
La chiave di volta sarà la "mano arancione": un simbolo che compare sulla scena del crimine nei cinque omicidi iniziali. Solo mettendo insieme tutti i tasselli del puzzle e concludendo la biografia di Paolo Iorio, Joe riuscirà a svelare i retroscena che si celano dietro a quella scia di sangue.
Ma la scoperta dell'assassino rivelerà ben altro: un modo, da parte del killer, di pareggiare i conti con il beffardo passato. E Joe Brigati, in tutta questa vicenda, risulterà solo una pedina...
|