Francine Arioza è la prima scrittrice brasiliana in Italia a raccontare i più efferati, perversi e macabri casi criminali del suo Paese, che nulla hanno da "invidiare" a quelli americani più famosi e conosciuti.
Il Lato oscuro del Brasile è un'opera di criminologia (schematizzata e corredata di un'esaustiva bibliografia e sitografia) che affronta gli argomenti più oscuri, bizzarri e allo stesso tempo più curiosi, ovvero sette religiose, satanismo, cannibalismo e assassinio seriale.
Un saggio, arricchito da interviste ai protagonisti di alcune di queste drammatiche storie, destinato all'appassionato di storia brasiliana, al semplice curioso, per passare poi a chi necessita di trovare informazioni sul voodoo, il satanismo, le sette religiose e gli assassini seriali brasiliani.
Non poteva mancare uno spazio dedicato ai più famosi serial killer brasiliani, criminali malati che l’autrice giudica più feroci e crudeli rispetto a quelli che godono di fama mondiale.
Nelle pagine del libro sarà possibile conoscere le storie di:
Pedro Amaral (conosciuto come il primo serial killer brasiliano, nel 1926 uccise diversi ragazzi e praticò la necrofilia), Marcelo de Andrade (il vampito di Niteroi, che nel 1991 uccise più di 14 ragazzi e bevve il loro sangue), Fortunato Neto (che uccise 13 uomini tra il 1986 e il 1989), Orphinelli (detto "il barbone di Rio Claro", pedofilo e infanticida), il prolifico Francisco Chagas Rodrigues, il Maniaco della Contagem (sette donne violentate e uccise tra il 2009 e il 2010), Corumbà (che uccise e squartò diverse donne tra il 1999 e il 2005), André Cassimiro e Francisco de Assis Pereira (detto "il maniaco del parco", uccise almeno 11 donne dopo averle stuprate)
Chiude il volume il diario personale del cannibale più conosciuto in Brasile, di Jorge Beltrão Negromonte da Silveira, tradotto dall'autrice.
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