Sono una giovane coppia e, almeno in apparenza, felice. Doug e Marianne si amano e trascorrono le loro giornate nella sonnecchiosa Paradise City, una cittadina di provincia come tante, soffocante e pettegola.
Stanno assieme, nonostante le differenze, nonostante nessuno sia pronto a scommettere su di loro. Perché lo fanno? È solo un capriccio o fra di loro esiste qualcosa di vero e profondo?
Sono solo dei ragazzi, con la prospettiva di un’intera vita davanti a loro, forse persino un’esistenza in comune, e possono ignorare le malelingue, forti di ciò che li unisce.
Ma Marianne non sa dei vizi di Doug, i peccati che nasconde, e quando verrà a conoscenza della verità, sarà troppo tardi, perché suo malgrado imboccherà una strada senza ritorno.
Eppure, entrambi scopriranno una nuova esistenza, all’interno della quale muoversi con inaspettata familiarità, quasi ogni loro desiderio si fosse finalmente realizzato.
Forse è quello l’unico modo per essere felici. Nonostante la bizzarria, nonostante i compromessi cui saranno costretti a scendere. Di certo, è l’unico modo per stare assieme, una volta ancora.
E l’orrore cos’è, in fondo? Solo un punto di vista, qualcosa che può essere compensato dai loro sentimenti.
Who’s Dead Girl? è una storia di amore malato, di sesso e morte, capace di mettere a nudo le debolezze di una generazione forse persa, incapace di trovare una propria dimensione. Perché a modo loro tutti peccano e le maschere, anche se indossate con naturalezza, sono sempre destinate a cadere e rivelare la vera essenza delle persone.
In un mondo perfetto, lo stesso che abbiamo imparato a conoscere attraverso mille storie raccontate con leggerezza e disinvoltura, vedremo affiorare la vera essenza dell’animo umano, e capire come, alla fine, è l’amore a dettare le regole, perverse e insensate che siano.
E forse, non sarà una ragazza morta quella da temere maggiormente.
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