Sembrava tutto normale, in apparenza. Tutto molto scontato, come le centinaia di occasioni simili che l'avevano preceduta.
Eppure quel giorno, quando l'avvocato si è recato in quella prigione sperduta, un carcere perso nel nulla, tutto era diverso.
Sinistro. Subdolo. Spietato.
Doveva essere un semplice colloquio con un cliente da difendere, l'ennesimo uomo arrestato e accusato di un crimine ignobile, si è rivelata una discesa agli Inferi senza lanterna. Non c’è nulla di ovvio, in un non luogo, dove la coscienza e la redenzione non hanno diritto di cittadinanza.
Quanto possono essere profondi gli abissi che ci portiamo dentro?
Chi è vittima? Chi è carnefice? Chi è strumento?
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