Lo scrittore Stefan Grabinski, considerato dalla critica specializzata come una sorta di Edgar Allan Poe polacco, è uno dei giganti del fantastico europeo del ‘900. Il grande Stanislaw Lem e Thomas Ligotti hanno sottolineato la modernità del soprannaturale di Grabinski.
Il villaggio nero. Racconti fantastici comprende 12 racconti fra cui L’Area, una delle sue storie più note e La stanza grigia: da quest’ultimo racconto Roland Topor, francese di origini polacche, ha preso spunto per scrivere il suo noto L’inquilino del terzo piano da cui Roman Polanski (anch’egli polacco) ha tratto l’omonimo film.
Il tema del sogno è spesso presente nei racconti qui presentati fra cui il sopracitato La stanza grigia e Il villaggio nero, dove un uomo vive un’esperienza onirica in cui "vede" un enigmatico villaggio popolato da strani personaggi
L’impianto critico de Il villaggio nero si avvale di una nota introduttiva, di una nota bio-bibliografica e della traduzione di Andrea Bonazzi, uno dei maggiori esperti di letteratura fantastica in Italia. Completano l’apparato critico due saggi di China Miéville (Guardando i treni che passano) e di Maria Vittoria Ghirardi (Stefan Grabinki. Il demone della velocità).
La raccolta di racconti presenta le seguenti storie: Il demone del movimento, L’engramma di Szatera, La stanza grigia, Saturnin Sektor, L’Area, Il villaggio nero, Lo sguardo, L’amante di Szamota, A casa di Sara, Il bianco lemure, La storia del becchino, La vendetta degli elementi.
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