Fabrizio Baraldi è un giornalista. In rotta con il quotidiano per cui lavora, accetta da un volto noto della televisione l’incarico di raccogliere materiale su Luciano Zerman, il compianto leader del Fronte Nazionalista del Triveneto scomparso in uno strano incidente stradale.
Baraldi scopre presto che l’incidente somiglia a qualcosa di molto simile a una montatura, ma proprio mentre raccoglie informazioni con l’aiuto di Valeria, l’ex addetta stampa del leader separatista, la sua vicenda si intreccia con un’altra, quella della Divisione.
Fondata in Italia dalla Cia dopo la seconda guerra mondiale, la Divisione è un’organizzazione segreta il cui scopo era garantire stabilità politica a una serie di investimenti privati arrivati con il Piano Marshall. Dalla strage di Portella della Ginestra agli anni di Piombo fino ai giorni nostri, l’organizzazione ha attraversato la storia dell’Italia Repubblicana cambiando pelle ogni volta. E secondo i documenti di cui Baraldi entra in possesso è ancora attiva.
Zona d’ombra è un "thriller storico-politico", una spy story ambientata nella storia d’Italia i cui protagonisti sono giornalisti, servizi segreti deviati, politici ed eversori.
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