Agli inizi del 1900 viene creato da un anonimo pittore esoterico un particolarissimo mazzo di Tarocchi; la sua particolarità è quella di dare risposte sempre veritiere, non importa se buone o cattive, si può essere certi che la risposta non sarà quella che uno desidera, ma quella che davvero è.
L’artista ha dedicato i suoi Arcani a un misterioso personaggio, Ismail Cain, uomo sfuggente, magico, intrigante, lui stesso al centro di leggende che lo vorrebbero singolarmente longevo. Solo lui, forse, conosce in quali parti d’Italia le carte del mazzo siano finite dopo che il mazzo è andato disperso.
Un altro uomo, un uomo disperato, che ormai decide di abbandonare la sola razionalità e di cercare una risposta nel mondo ignoto dell’esoterismo una risposta, Walter Risai, di professione antiquario, a un certo momento della sua vita decide di ricostruire il mazzo. Ha necessità urgente di sapere, ha bisogno di una risposta d’importanza vitale, vuole cercare di svelare il segreto di un evento che ha stravolto la sua vita.
Durante la ricerca si rende conto che non esistono le coincidenze, quelle che appaiono tali sono invece dimostrazioni di un progetto che vede, sullo sfondo, Ismail Cain, e sarà proprio costui che gli concederà l’ultima carta per completare il mazzo.
Vagando per l’Italia, assaporando le diverse anime di luoghi lontani, conoscendo i curiosi modi in cui ogni carta è diventata proprietà di chi gliela offre, Risai vive un anno complesso prima di avere la risposta che cerca.
Ogni autore presente in Il collezionista di Arcani: 22 racconti ispirati agli Arcani Maggiori dei Tarocchi ha creato una storia personale attorno al significato di un Arcano Maggiore, dando vita alla tessera di un intrigante mosaico che solo alla fine svelerà il proprio enigmatico significato.
Ad accompagnare le narrazioni compaiono brevi le descrizioni degli Arcani e i bozzetti di Luigi Scapini, artista autore di una ventina di mazzi di tarocchi per le più importanti case editrici specializzate del mondo.
“Noi viviamo in bilico sull’abisso del futuro e giocarcelo è una maniera di esorcizzarlo... – scrive nella sua prefazione Scapini – I tarocchi sono una splendida macchina per immaginare, ma ancor di più per poter sorvolare e osservare mondi segreti al di sopra delle nostre misere immaginazioni. Ma solo a patto di accettare l’azzardo di piombare in ogni momento nel nulla”.
Ma ecco gli autori, provenienti da svariate città d’Italia, elencati in rigoroso ordine alfabetico:
Danilo Arona, Maria Silvia Avanzato, Giuliana Borghesani, Cosma Brusco, Maurizio Cometto, Agostino Contò, Simona Cremonini, Luca Ducceschi, Enrico Gregori, Paolo Gulisano, Irene Incarico, Arnaldo Liberati, Luca Malaguti, Angelo Marenzana, Enrico Martini, Rossana Massa, Simone Morganti, Elena Paroli, Vittorio Rioda, Marta Tempra e Martina Trevisan.
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