Napule è mille culure, Napule è mille paure, dice Pino Daniele, uno che con il capoluogo campano ha qualcosa a che fare.
Ebbene Diana Lama non conosce questa città meno del famoso cantante in questione. Ne conosce le strade, le persone, la mentalità, la musicalità, i vizi, i pregi, i difetti e il dialetto. Ma soprattutto ne conosce i colori e uno in particolare: il Nero.
C’è molto poco sole da cartolina, in questa raccolta antologica che riabbraccia vari anni della monumentale produzione di questa Autrice, rivisitandone alcuni racconti con l’aggiunta di un inedito finale.
Niente mare azzurro, niente cielo limpido.
E nemmeno pizza, mandolino e tutto il corollario delle macchiette folcloristiche.
Niente di tutto questo: per i luoghi comuni rivolgersi altrove, prego.
Entrate nella Napoli di Diana Lama.
Troverete il Nero, in tutte le sue sfumature.
E paura, mille paure.
Proprio come nella canzone.
Più, che nella canzone.
(Massimo Rainer)
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