1962, Italia. Lisetta, Ettore e Santino sono tre bambimi che vivono a Montebuio, un microscopico paesino situato a novecento metri di altezza, sull’Appennino Ligure. Un luogo misterioso ma tranquillo e familiare, la cui popolazione ammonta a 32 unità: sempre così è stato, per qualche ragione sconosciuta.
L'estate passata è stata strana e drammatica, e l'odore pungente dei suoi misteri e segreti è ancora nell'aria. Ma la vita deve riprendere e fare il suo normale corso, e per i tre giovani amici questo significa tornare a scuola, ritrovarsi a giocare in piazza nel pomeriggio e avventurarsi in missioni esplorative nei dintorni collinari di Montebuio.
Ma quello che Lisetta, Ettore e Santino vivranno non sarà un autunno come tutti gli altri.
Perché, a partire da sabato 20 ottobre, le giornate dei ragazzini iniziano a essere scandite da terribili telegiornali, da gravi notizie provenienti dall’altra parte del pianeta, dal silenzio tetro degli adulti e da false rassicurazioni.
Il trio sente parlare di missili, di ordigni, di America, Russia e Cuba, di capitalisti e comunisti. Notizie di distruzione e di morte, minacce dello scoppio imminente di un conflitto mondiale.
E in questo pesante clima di paura nel paese cominceranno ad accadere fatti ben più strani e terrificanti. Perché la paura, al suo picco, è in grado di materializzare i terrori del mondo. Quello esterno e quello interno.
E i missili voleranno in direzione di Montebuio. E con loro altre cose che nessuno mai dovrebbe vedere.
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