Prima decade del XIV secolo, Europa dell'Est. Dante Alighieri è in esilio e vaga di zona in zona, senza meta.
Finirà in una regione remota e selvaggia, abitata da uomini tanto coraggiosi nell'animo quanto animaleschi nei modi, flagellata da una terribile e antica pestilenza. Qualcosa di maligno e incomprensibile riporta in vita i morti, trasformandoli in creature fameliche, assetate di sangue e di carne umana.
Dante, politico fallito e poeta con enormi aspirazioni, dovrà lottare per salvare la propria vita e quella di chi gli sta attorno, in un percorso di sopravvivenza che segnerà la sua anima - e la sua arte - indelebilmente.
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