Noir. Colore nero, decisamente denso e fluido come sangue, tinge le pagine di questa raccolta di racconti maledetti. Un viaggio attraverso deliri quotidiani mascherati da perbenismo provinciale, diretto verso zone oscure dell'anima. Ignorarne l'esistenza, fingere che tutto sia eccitante ed esaltante, può portare solo all'ingresso per il proprio inferno personale, dal quale non esiste ritorno. Scoprire quanto sia sottile il confine tra bene e male è una linea immaginaria così semplice da oltrepassare, salvo poi pentirsene e voltarsi indietro, dove ormai essa è cancellata e resta solo il deserto arido dei propri buoni propositi, quelli che notoriamente riempiono le fosse. Pittori di un unico tragico affresco gotico, gli autori e le autrici di queste opere brevi tracciano pennellate di vita suburbana, quella nascosta dietro muri scrostati e porte chiuse. Araldi e cantastorie di tragedie familiari, amicizie ambigue, relazioni morbose e mestieri oltre il limite della legge. Un'Italia on-the-rocks, un cocktail con ingredienti mortali che i personaggi sorseggiano per amore o per forza, guidati da una necessità viscerale di servire i propri demoni personali, nel disperato tentativo di esorcizzarli. Nessun eroe in queste pagine, nessuna redenzione. Nessuna assoluzione dai peccati. Solo i seguaci fedeli di un tempo uscito dai cardini, e destinati da una sorte maledetta a rimetterlo in sesto. Come un'Hydra, protagonista efferata di uno dei racconti in forma di moderna e letale devastatrice, e mitologica creatura dalle molte teste che anche se mozzate ricrescevano, gli autori del “Alan D. Altieri Official Forum” si accomunano in un unico corpo che è questa antologia per guardare attraverso i loro occhi disillusi il decadimento di una società violenta e corrotta, destinata ad un lento e agonizzante declino morale.
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