Perché, in bilico sul tetto di un edificio in costruzione, Carlo Castelli regge una donna sospesa nel vuoto? Il romanzo inizia in medias res: la donna è un’assassina e il giornalista deve decidere se tentare di salvarla o semplicemente aprire la mano e lasciarla cadere. La storia si sviluppa quindi come un lungo flash back, che inizia dal ritrovamento del cadavere di un muratore rumeno, abbandonato tra i rifiuti di un ristorante self service. Castelli inizia a indagare e quella che sembra essere una squallida vicenda di morte bianca si rivela la punta di un iceberg di malaffare. Il principale costruttore edile della provincia della città, per il quale lavorava la vittima, è un prestanome per gli investimenti della camorra al nord, mentre la sua fidanzata-archittetto, una bionda affascinante pronta a tutto, si comporta in modo ambiguo.
L’impianto narrativo continua quello dei precedenti romanzi, con Castelli che coltiva la passione per i vini eccellenti, la cui degustazione fa da contrappunto stilistico allo svolgersi dell’azione. Di nuovo c’è il rapporto con il giornalismo: Castelli infatti si licenzia dal quotidiano per il quale lavora e apre il sito-blog www.localhero.it, con notizie in diretta e commenti, che ha subito un grande successo.
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