Primo studio approfondito sul regista giapponese Kurosawa Kiyoshi pubblicato in occasione della retrospettiva torinese organizzata dal Museo Nazionale del Cinema (18-27 aprile 2007).
Kurosawa Kiyoshi (1955), regista, critico e docente di cinema, ha esordito nei primi anni Ottanta nel genere pinku-eiga per poi maturare, nel corso del decennio successivo, inedite combinazioni e trasfigurazioni dei generi più disparati, dalla commedia al poliziesco, dal yakuza all’horror.
Proprio i suoi contributi alla nascita dello psycho-horror giapponese, tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, gli hanno valso la fama di padrino del J-Horror, senza che ciò gli abbia impedito di continuare a interrogarsi sulla natura umana, sui rapporti dell’individuo con la società e l’ambiente che lo circonda, e sulle crisi d’identità di uomini che si trovano a faccia a faccia con l’Altro, in opere assai personali destinate tanto alle sale quanto al mercato video e televisivo. Tra i suoi film più noti: Cure (1997), che l’ha reso famoso all’estero, License to Live (1998), Barren Illusion (1999), Charisma (2000), Pulse (2001), Bright Future (2003) e il recente Retribution (2006).
Con una prefazione di Tom Mes, il volume propone un’analisi approfondita e trasversale dei film di Kurosawa Kiyoshi corredata di fotografie a colori e fotogrammi in b/n tratti dai suoi film, e arricchita da due interviste con il regista, una filmografia e una bibliografia complete, un elenco dei film disponibili in DVD, e una postfazione di Dario Tomasi dedicata alla nascita del cinema giapponese contemporaneo. L’introduzione al libro è di Alberto Barbera.
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