Un vecchio, malato e ormai prossimo alla fine. Un bambino, entusiasta e ingenuo. Un armadio, grande, vecchio e... Un armadio che terrorizza entrambi, sconvolti per avervi scorto dentro qualcuno – qualcosa? – che non avrebbe, no, non avrebbe dovuto esserci. Reginald Banshee scrive le sue memorie, fissandole in una data, 1932, che ha cambiato definitivamente la sua vita di fanciullo e di uomo. Alla scrittura il compito di testimoniare una vicenda eccezionale, spaventosa e affascinante allo stesso tempo, come solo un incubo dai tratti molto più che reali sa essere.
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