Vi è, in taluni spiriti più acuti la capacità di andare oltre il comune sentire, di cogliere le similitudini, le affinità, i legami nascosti tra cose, eventi e situazioni apparentemente tra loro separati. In quella trama fittissima e invisibile che costituisce l'universo, tutte le sue fibre sono tra loro legate, talvolta chiaramente, ma per la maggior parte in maniera impercettibile, rendendo quasi impossibile una reale comprensione dei fenomeni.
L'artista può essere da questo punto di vista un privilegiato, essendo la sua maggiore sensibilità un alternativo e talvolta potente strumento di percezione.
Nel caso di H.P. Lovecraft questo è ancora più vero, in quanto il suo rapporto privilegiato con il mondo onirico gli forniva possibilità supplementari per nuove esperienze che soltanto illusoriamente costituivano una fuga dalla realtà, ma che gli permettevano invece di raggiungere un diverso punto di osservazione, scoprendo di questa i più strani e inediti legami.
Discorso valido non solo per le figure archetipiche, la cui emersione è evidente in molte delle sue opere, ma anche per elementi più contingenti, particolari, ma più sorprendenti, in quanto legati a circostanze e persone ben determinati.
Qualcosa di difficilmente relegabile nell'ambito della semplice coincidenza e che rende necessario, per non cadere nella più totale indeterminatezza, l'inserimento di quel concetto definito da C.G. Jung come "sincronicità". Termine questo che non spiega ma descrive, definendosi come "coincidenza temporale di due o più eventi non legati da un rapporto causale, che hanno uno stesso o un analogo contenuto significativo".
Questa nuova categoria interpretativa, che lo Jung ha avuto il merito di rilanciare e di proporre all'indagine scientifica, costituisce in realtà la base di tutto il pensiero magico, dall'alba dei tempi fino ad oggi, e percorre parallelamente ma più discretamente rispetto alle concezioni più comuni, tutta la storia del pensiero umano.
In questo quadro di inserisce anche il razionalista Lovecraft che in maniera involontaria, e su questo non abbiamo dubbi, riesce con grande abilità a cogliere lo “spirito del tempo”, ma anche ad attingere da questo dei dettagli ben precisi.
Facciamo qualche esempio. Se nel racconto From Beyond egli descrive una macchina per vedere gli esseri che popolano il mondo invisibile, potremo notare che analoghi tentativi erano stati fatti da vari scienziati e occultisti nei decenni precedenti, e quindi parlare di sincronicità può anche non essere appropriato. Ma se scoperte archeologiche avvengono nello stesso momento in cui Lovecraft scrive o progetta nei suoi racconti situazioni analoghe (e senza che Lovecraft ne sia a conoscenza), oppure descrive personaggi storici reali di cui ignora l'esistenza, credendoli solo frutto della sua fantasia, allora ci troviamo nell'ambito della "coincidenza significativa", ancora oggi difficilmente spiegabile con i termini del metodo scientifico moderno.
Qualcosa che va oltre il semplice sincronismo, ma che riguarda invece i significati, gli autentici rapporti tra microcosmo umano e mondo ad esso esterno. Un'immersione nella "corrente del tempo" che conduce, rispetto alle comuni produzioni fantastiche, a risultati assai meno banali ma più incredibilmente autentici.
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