Alessandro Berselli sceglie la formula dell'epistolario (nei precedenti quella del diario e del racconto sceneggiato) ma, soprattutto, affonda il coltello di lettore e di narratore in un personaggio che nel romanzo ha poco più di qualche pagina. Ma molte responsabilità. Berselli estrae da Né con te né senza di te la fi gura della madre di Nicola, offre la voce narrante al diario di Francesco (e in questo rispetta alla lettera la regola del sequel), ne sviluppa il personaggio che vendica l'amico Nicola e tutte le vittime consenzienti e ignare di madri possessive, egopatiche e anaffettive. Ma ne diviene egli stesso vittima, in un inesorabile declino senza possibilità di appello.
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