Un’antica e solitaria villa settecentesca, immersa in un bosco secolare ai confini tra la Liguria e la Toscana, ospita tra le sue abbandonate mura e nelle sue stanze polverose una giovane discendente della famiglia genovese dei Durazzo, cui la casa appartiene da secoli.
La ragazza si chiama Virginia Ezela, è una veterinaria specializzata in ematologia, vegetariana, che ha deciso di trasferirsi in campagna per ritrovare se stessa, poiché vittima di una duplice perdita, quella del fidanzato e quella del bambino che portava in grembo da ormai tre mesi. Mai avrebbe potuto immaginare che ad attenderla nella sua nuova casa ci fossero misteriose storie, aleggianti intorno a un ramo della sua nobile famiglia, e una maledizione che è destinata a coinvolgerla in prima persona.
Apparizioni di creature davvero fuori dall’ordinario, inaccettabili per una donna di scienza come Virginia, le morti tanto atroci quanto inspiegabili di alcuni dei suoi animali, la scoperta di uno strano avvertimento nella biblioteca della villa, fanno pensare alla giovane di soffrire di una grave malattia mentale.
Nel momento di massimo sconforto, Virginia sente di aver bisogno del conforto della Fede.
È così che, grazie all’aiuto di una suora del vicino convento, la ragazza fa la conoscenza di un eccentrico ma affascinante psichiatra di origini rumene, Dimitrji, impegnato ricercatore dei fenomeni paranormali.
Ricerca dopo ricerca, avventura dopo avventura, il coltissimo Dimitrjiscopre che la maledizione è legata a un lontano parente di Virginia, un bambino morto all’età di nove anni, trasformatosi in un vampiro molto particolare…
Dalla Liguria occidentale all’Appennino tosco-emiliano, attraverso scene spesso lugubri e tenebrose, seguendo il filo conduttore costituito dalla linea di sangue della protagonista, Il Varcolac trasporta il lettore in una storia da brivido, ma che vuole trasmettere un importante messaggio sociale, legato ai riti di iniziazione.
Una storia di amore e di morte, di sangue e mistero, in cui trovano spazio la contemplazione della bellezza della Natura, intesa come organismo vivente, l’elogio del Silenzio, elemento che la società moderna ha ormai perso, e una storia nella storia, ovvero una favola che vuole far riflettere sul senso della nostra esistenza...
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