Il vescovo irlandese Malachia di Armagh nel 1139 - in viaggio verso Roma per il Concilio Laterano II - ha una visione in cui gli scorrono davanti i 113 papi che si succederanno sul trono di Pietro fino alla fine della Chiesa. L’ultimo pontefice viene detto Petrus Romanus. La Vigilia della Fine si ricollega a questa visione profetica.
Il romanzo, tutto ambientato in Italia, narra la storia di Padre Augusto Moretti, un gesuita. La sua vita è raccontata con sapienza letteraria, dalla sua adolescenza solitaria a Perugia, nella quale avviene un misterioso incidente, fino al suo arrivo a Roma, dove comincia a studiare Teologia e Filosofia nell’ordine dei gesuiti. Qui la sua abnegazione viene notata da molti e perfino dal pontefice stesso e il giovane diverrà, ben presto, uno dei sacerdoti prediletti del papa.
Quando un folle deturpa la Pietà di Michelangelo a martellate, il giovane gesuita viene pervaso da una misteriosa voce che gli comunica che la profezia di San Malachia si concluderà con lui, perché è lui Petrus Romanus, l’ultimo papa. Il papa durante il cui pontificato la Chiesa, Roma, e forse il mondo, avranno fine.
Padre Augusto Moretti è sconvolto, ha paura, sente il peso della responsabilità ma al contempo è onorato e incuriosito. Il suo spirito, forgiato da duri anni di studio, desidera scoprire il proprio destino e quello dell’intera umanità.
Il futuro papa gesuita incontrerà personaggi misteriosi e antagonisti diabolici prima di scoprire una verità sconcertante...
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