Una Sarajevo livida, in attesa di una primavera che tarda a rivelarsi, assiste impietrita al sanguinoso sequestro di Sanja Karahasan, figlia unica di un ministro bosgnacco. Il giorno successivo un commando trafuga il tesoro più prezioso della Bosnia-Erzegovina, la Haggadah di Sarajevo, un antico manoscritto sefardita considerato il simbolo della multiculturalità di una regione in cui le ferite della guerra civile tardano a chiudersi. Durante il furto viene rapita la cugina di Sanja, Nadira, che lavora al Museo Nazionale dove il libro è custodito. Con queste azioni clamorose, che spingono la popolazione a scendere in piazza, la rediviva Mano Nera, un'organizzazione nazionalista di cui si erano perse le tracce da quasi cent'anni, tenta di ridare fuoco alle polveri balcaniche. Sarà Ljudmila Horvat, killer croata e cattolica integralista, a cercare di evitare il peggio in una lotta contro il tempo che vede coinvolti servizi segreti stranieri, organizzazioni criminali e avventurieri senza scrupoli. Al suo fianco, due ambigui personaggi, Kostas Sideris e Darko Kavajan, tramano nell'ombra per assicurarsi una ricca ricompensa. Ma non tutto è come sembra. Oscuri ricordi riemergono dal passato e un enigmatico scacchista russo, Kirill Todorovski, muove le proprie pedine su una scacchiera invisibile.
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