A bocca chiusa si snoda in un monologo deviato, a tratti infantile attraverso gli occhi di un giovane costretto a passare l'ennesima estate infinita in un claustrofobico appartamento di periferia tra le mani di un nonno orco mentalmente deviato e rimasto traumatizzato dalla perdita del lavoro.
Ma anche l'estate più anonima può riservare delle sorprese: una nuova pericolosa amicizia ed un evento drammatico, cambieranno per sempre il corso della vita dei protagonisti.
La seconda parte del romanzo, ambientata vent'anni dopo, vede il protagonista, ormai cresciuto in uno stato di alienazione estrema, schiavo di psicofarmaci e senza vita sociale affrontare i fantasmi del suo passato dando vita ad un perverso gioco di scatole cinesi che apre un pericoloso spazio onirico nel quale rischia in ogni momento di scivolare la sua perversa realtà.
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