Il pomeriggio di una domenica autunnale, nel lontano 1978 a Milano, Sandro Micuzzi è ancora un ragazzino dai capelli rossicci che fa l'arbitro alla partita di calcio organizzata all'oratorio del quartiere di Casoretto. E già si profilava il suo futuro da commissario di Polizia attento alle regole, tanto da fischiare un rigore dopo che il futuro carabiniere Aristide Mastronardi viene abbattuto in area.
Allo scatenarsi di una rissa tra astanti e calciatori, si compie un fatto increscioso che non desta l'attenzione dei partecipanti, ma si scoprirà essere legato agli anni del dopoguerra in Italia. Gaetano Mastronardi, invece, fratello di Aristide, si accorge della situazione.
Nessuno avrebbe mai immaginato che a distanza di qualche decennio, mentre la città sembra non essere cambiata affatto, i due si sarebbero incontrati nuovamente, ma in circostanze molto diverse. Micuzzi "declassato" a presidiare il territorio nel commissariato di Via Padova e messo in difficoltà dalla sua ex moglie Margherita, dovrà destreggiarsi in un'indagine intricata, che vedrà coinvolti Questura e Servizi segreti italiani.
E questa volta sarà davvero dura uscirne.
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