Di fronte a un delitto o fatto criminoso compiuto in società l'uomo è spinto alla ricerca di indizi, tracce e prove per risalire a un colpevole certo.
La questione è ben più complessa di come sembra apparire, anche se la dinamica, nella storia, è sempre rimasta quella di rispondere, al di là di ogni ragionevole dubbio, a delle semplici domande: chi? Come? Perché?
Da queste stesse domande inizia l'itinerario conoscitivo proposto nelle pagine di questo libro, al fine di rendere conto delle fasi che hanno caratterizzato l'evoluzione della moderna criminologia, la cui missione non è quella di scoprire il colpevole, come spesso accade nei romanzi e al cinema, ma di risalire alle cause che sono alla base del comportamento criminale.
Lo sviluppo della criminologia poggia su una mole di studi, tesi e applicazioni molto elaborata, che in questo saggio si è cercato di proporre unendo la ricerca della conoscenza all'imprescindibile piacere della lettura.
Massimo Centini (Torino 1955), è laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino. Ha lavorato a contratto con Università e Musei italiani e stranieri. Attualmente collabora con l'Università Popolare di Torino dove è titolare della cattedra di Antropologia Culturale; insegna "Storia dell'antropologia criminale" ai master di Criminologia organizzati dal "Santo Spirito" di Roma. Scrive su "Avvenire", "L'Eco di Bergamo", "TuttoScienze" de "La Stampa" e collabora con Radio Rai. Autore di varie pubblicazioni, ricordiamo in particolare per Piemme Il ritorno dell'Anticristo (1996), Storia della Sindone (1998) e Posseduti (2019).
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